(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 5 mag. - Fonte www.cittalia.it. E' stato firmato il 26 gennaio da 100 sindaci aderenti al programma Onu guidato dalla Provincia di Potenza, il protocollo sulle 'Città resilienti': un modello e un piano condiviso per fronteggiare le catastrofi naturali.
L'adesione formale è avvenuta in occasione del meeting internazionale 'Individui e comunità resilienti fanno un mondo sicuro e sostenibile - verso una resilienza integrale delle comunità ai rischi dei disastri e ai cambiamenti climatici: progressi e prospettive future dall'esperienza nella Provincia di Potenza'.
Tra i firmatari, alla presenza dei rappresentanti Onu guidati da Margareta Wahlstrom: Provincia di Gorizia, Provincia di Avellino, Provincia BAT, Provincia di Bari, Provincia di Foggia, Provincia di Salerno, Provincia di Matera, Municipality of Avrig (Romania), Pays des Sorgues Monts de Vaucluse-Municipalities Association (Francia), Municipality of Matera, Municipality of Rubi (Spagna), Municipality of Sentrupert (Slovenia), Municipality of Graanica (Bosnia-Herzegovina), Municipality of Podgorica (Montenegro), The European Regional Framework for Co-Operation (Grecia), Regional Energy Agency of Ribera (Spagna), Canary Island (Spagna), The Great Manchester.
Il meeting, realizzato con l'obiettivo di sensibilizzare la consapevolezza del "rischio" e aumentare, con azioni concrete, il livello di sicurezza del territorio, si è concluso alla presenza di tutte le partnership aderenti, di Re Mida, progetto europeo finalizzato a sviluppare nuove soluzioni EE e FER in città mediterranee, attraverso il rafforzamento della politica energetica locale e la strategia di una gestione intelligente della domanda e dell'offerta di energia.
La rete costituita con i sindaci, le Istituzioni e le comunità attraverso l'approccio "multi-stakeholders" rappresenta un punto di partenza per l'implementazione di attività future da realizzare attraverso un continuo dialogo. Un territorio resiliente si trasforma costruendo risposte ambientali, economiche e sociali. In questo contesto, la messa in sicurezza, la manutenzione diffusa, il riuso delle aree territoriali, il controllo di consumo di suolo, costituiscono alcune delle priorità d'intervento per individuare diverse strategie.
(Wel/ Dire)