(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 30 giu. - "Negli ultimi anni il crescente interesse per i Disturbi specifici di apprendimento (Dsa) ha spesso sottostimato le connessioni tra la natura cognitiva e affettiva del disturbo, confinandolo quasi solo all'ambiente scolastico, a discapito di una valutazione anche del contesto familiare e del ruolo genitoriale nella comprensione del disturbo e della presa in carico". Alla DIRE, Daniela Di Riso, psicologa, ricercatrice del dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell'Università degli Studi di Padova e Trainer Italiano AAP (Adult Attachment Projective Picture System), e Daphne Chessa, psicologa ed ex docente a contratto di Psicodiagnostica sempre all'Università degli Studi di Padova, illustrano la ricerca condotta in collaborazione con l'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO) su 'Il Dsa del bambino e l'assessment dell'attaccamento genitoriale con l'AAP'. I risultati saranno presentati al convegno dell'IdO su 'Il processo diagnostico nell'infanzia. Cosa e come valutare clinicamente sintomi e comportamenti del bambino', a Roma il 16, 17 e 18 ottobre.
PROFILI NON SICURI NEI GENITORI CON BAMBINI CON DSA - Alcune ricerche e l'attenzione clinica "rivelano però come una valutazione globale dell'ambiente familiare fornisca importanti implicazioni per una lettura a più dimensioni del funzionamento del bambino con Dsa (Willcutt & Pennington, 2000). Tra i vari fattori fondamentali ci focalizzeremo sull'attaccamento genitoriale. La letteratura individua una massiccia presenza di profili non sicuri nei genitori con bambini con Dsa, individuando la presenza di strategie emotive e comportamentali disfunzionali nella gestione di bambini che presentano 'special needs' (Wright-Strawderman & Watson, 1992; Capozzi, Casini, Romani, De Gennaro, Nicolais, & Solano, 2008). Questo potrebbe essere dovuto all'assenza dei classici fattori di protezione che genitori con pattern di attaccamento sicuro possono offrire nello sviluppo psico-affettivo dei figli (Al-yagon & Mikulincer, 2004)". ADULT ATTACHMENT PROJECTIVE PICTURE SYSTEM - Al gruppo di genitori è stato somministrato l'Adult Attachment Projective Picture System (AAP; George, West & Pettem, 1997, George e West, 2001, George & West, 2012): "Un performance based personality test di natura proiettiva volto all'assessment del pattern di attaccamento negli adulti, per estendere la tradizione narrativo-rappresentazionale e valutare l'attaccamento, dall'età evolutiva all'età adulta. E' costituito da 8 tavole partendo dalle quali al soggetto viene chiesto di raccontare una storia. Fatta eccezione per la prima tavola- spiegano le studiose- che viene definita warm-up, le altre sette tavole rappresentano altrettante scene strettamente legate alla teoria dell'attaccamento (come la solitudine, la malattia, la separazione o la morte). Le tavole sono distinte in tavole 'Alone', dove il personaggio è rappresentato da solo, e quelle 'Dyadic', dove sono raffigurati almeno due personaggi. Le storie prodotte dal soggetto sono valutate sulla base di tre dimensioni rispettivamente relative al 'Discorso' (Discorse Dimensions), al 'Contenuto' (Content Variables) e ai 'Meccanismi di Difesa' utilizzati dal soggetto (Difensive Processing), sulla base dei quali è poi possibile collocare il soggetto in uno dei quattro classici profili di attaccamento: Sicuro (F), Distanziante (DS), Preoccupato (E) e Non risolto (U)".
AAP INDAGA LE MODALITÀ DIFENSIVE - "Rispetto ad altri metodi tradizionali, l'AAP ha il pregio di indagare le modalità difensive che l'attivazione dello stress di attaccamento possa elicitare nel soggetto (Bowlby, 1981). Lo strumento gode di buone caratteristiche psicometriche, sia in termini di affidabilità che di validità, sia in campioni clinici che normativi (Beliveau & Moss, 2004, Buchheim, Erk, George, Kachele, Ruchsow, Spitzer, Kircher & Walter, 2006; George e West, 2012). Lo strumento è stato introdotto in Italia dal gruppo di Adriana Lis, professoressa dell'Università di Padova. Adriana Lis e Daniela Di Riso sono le trainer ufficiali per lo strumento in Italia. Le procedure di somministrazione, siglature e interpretazione dello strumento richiedono un percorso specifico di formazione e reliability per cui sono attivati dei corsi. E' in fase di pubblicazione un manuale di presentazione dello strumento con dati di ricerca e applicazioni cliniche". Ulteriori informazioni sul sito
http://attachmentprojective.com (Wel/ Dire)