La Regione Toscana destina ad Azienda sanitaria di Firenze quasi 100 mila euro
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 16 giu. - Arriva l'esperto in tecniche Yoga a dare mano a medici, psicologi e operatori sanitari che operano negli istituti penitenziari fiorentini, per aiutare i detenuti dipendenti da alcol e droghe ad allontanarsi dallo spettro che li perseguita. Queste figure professionali, insieme ad un infermiere, vengono attivate nell'ambito del progetto della Regione Toscana 'Prevenzione e assistenza dei detenuti tossicodipendenti e alcol dipendenti negli istituti penitenziari' che per l'anno in corso destina all'Azienda sanitaria di Firenze un finanziamento di quasi 100 mila euro.
Il maestro Yoga insegna settimanalmente a un gruppo di detenuti le tecniche di questa disciplina come pratica di consapevolezza e concentrazione, che sono alla base del concetto di trasformazione della mente. Il primo passo sul sentiero dello Yoga è comprendere i meccanismi della mente ed imparare a lasciare andare le abitudini non salutari, le percezioni erronee e le emozioni negative che creano sofferenza nel singolo e in chi gli sta intorno. Le ripercussioni all'interno di un contesto carcerario e su persone che devono vivere una situazione di costrizione forzata sono quelle di una diminuzione del livello di aggressività che ciascun detenuto riversa sui compagni e su sé stesso. Inoltre, lo stimolo ad una riflessione collettiva sul tema porta sempre ad una sensazione di maggiore serenità di animo che spinge alla solidarietà e alla frammentazione delle dinamiche di isolamento ed ulteriore emarginazione di alcuni detenuti.
(Wel/ Dire)