Le metamorfosi, gli ambiti delle emozioni giovanili
Montanari parla di rabbia, paura, vergogna, tristezza e amore
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 16 giu. - Cambiamenti, trasformazioni, metamorfosi rapide e spesso imprevedibili come un fiume che all'improvviso travolge argini e cancella percorsi conosciuti. Hanno a che fare con questi stati d'animo le emozioni vissute in adolescenza, e a parlarne alla DIRE è Sandro Montanari, PhD, psicoterapeuta, psicologo e giudice onorario nella Sezione Minorenni della Corte di Appello di Roma. Montanari ha scritto anche un libro sull'argomento dal titolo 'I colori dell'adolescenza. Crescere in gruppo: dall'individualismo alla collaborazione'.
"A volte l'adolescente lotta per rimanere a galla e trovare nuove modalità di essere. In questa situazione talvolta può affiorare la rabbia, la paura di non farcela oppure la vergogna connessa all'esperienza di sentirsi osservato e giudicato da chi, secondo lui, sta sulla riva e non lo capisce. Altre volte l'adolescente si lascia andare e dalla massa fluida e ancora informe può emergere la tristezza, la nostalgia di una età in cui tutto sembrava più lento, rassicurante e facile. Una sensazione di insoddisfazione- spiega lo psicologo- che interseca la noia che l'adolescente spesso sfugge immergendosi nei flussi mediatici, negli infiniti rivoli della comunicazione digitale. Ma bisogna ricordare che queste forti emozioni si rispecchiano in quelle dei genitori che si bagnano nello stesso fiume, anche se in un punto diverso".
- Nel suo libro lei dice che l'amore è, tra i misteri della vita, quello che coinvolge 'molto' l'adolescente. Ma come amano gli adolescenti? "L'amore è un percorso infinito di esplorazione, richiede il confronto con l'alterità e implica la scoperta di parti di sé fino a quel momento tenute in ombra. Il rapporto d'amore è quindi un importante catalizzatore di cambiamento che non può non entrare in risonanza con i movimenti di differenziazione e con le trasformazioni vissute dall'adolescente. L'amore e l'adolescenza- continua il giudice onorario- hanno proprio questo in comune: ambedue sono attraversati da un senso di rinascita e da tutti i vissuti che possono accompagnare ogni rifioritura, l'incanto per il nuovo, inediti dubbi e inquietudini. Se rivedessimo la nostra vita, nel susseguirsi delle immagini scorgeremmo proprio nell'adolescenza i colori più vividi e saturià è quella l'età ove l'intensa emotività può portare a comportamenti e stili di vita che non di rado noi adulti stentiamo a ricordare e a comprendere, ma questo può accadere solo se abbiamo perso il contatto con le nostre parti adolescenti, con il caos interiore che confina con la creatività".
- Qual è la differenza tra innamoramento e amore? L'adolescenza è l'età dell'innamoramento? "Sono in genere restìo ad utilizzare certe classificazioni che se, da un lato, hanno un effetto rassicurante perché ci consentono di coltivare l'illusione di controllo sul mondo circostante, dall'altro, secondo la mia personale visione, allontanano la possibilità di effettiva comprensione di un fenomeno. L'equazione innamoramento = adolescenza, da molti tuttora seguita, è semplice e accattivante, ma purtroppo non sempre corrisponde alla realtà, che è molto più complessa di quanto cerchiamo di farla apparire. Se pensiamo l'adolescente solo in balìa delle passioni- sottolinea lo psicologo- inconsapevolmente impegnato a proiettare sull'oggetto del suo amore le proprie aspirazioni e il sogno di una felicità sconfinata, rischiamo di perdere di vista la singolarità dell'essere umano e la sua irripetibile poliedricità. Innamoramento e amore sono due sfumature dello stesso colore nel dipinto che mostra la creazione e il mantenimento di un legame affettivo. Sfumature che si confondono e si distinguono nel corso del tempo. L'adolescente sperimenta questa importante dimensione affettiva, forse per la prima volta con persone diverse dai suoi genitori, e la sua capacità di amare è strettamente connessa al nutrimento affettivo ricevuto".
- Come si accostano gli adolescenti al tema dei 'valori'? Quali sono, secondo lei, i loro valori fondamentali? "Gli adolescenti spesso esprimono domande di valori in una società che tende a liquefarsi in una generalizzata relatività. Si pensi all'evaporazione della figura paterna dalla quale a volte l'adolescente non riesce a differenziarsi proprio per la sua evanescenza. Dovremmo a questo punto interrogarci su quali siano i nostri valori e quali siano i nostri idoli e, in sintesi, su cosa stiamo lasciando, simbolicamente, alle nuove generazioni.
Quali orizzonti di senso si aprono davanti a loro? La nostra vita, la nostra testimonianza, la nostra mappa valoriale, necessariamente incompleta, è sotto gli occhi dell'adolescente- conclude Montanari- questa è la nostra grande responsabilità".
Sandro Montanari è autore del recente saggio 'L'accoglienza educativa dell'adolescente nella complessità sociale', pubblicato nel volume 'Oltre le barriere. Viaggio nelle periferie esistenziali', Pioda Imaging Edizioni, di cui, insieme a Girolamo Furio, è curatore.
(Wel/ Dire)
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