(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 24 feb. - Adolescenza e Psicoanalisi è la rivista dell'Associazione Romana per la Psicoterapia dell'Adolescenza e del Giovane Adulto (ARPAd). Nasce nel 2001 per volontà di Arnaldo Novelletto, professore di Neuropsichiatria infantile de 'La Sapienza' di Roma e pioniere della psicoanalisi dell'adolescenza in Italia, per realizzare uno spazio editoriale in cui sviluppare e diffondere l'attività scientifica dell'ARPAd, studiare l'articolazione fra psicoanalisi e altre forme di aiuto all'adolescente in difficoltà e mettere a disposizione 'pagine e caratteri' per gli esperti di psicoterapia dell'adolescenza. Solo online sono usciti 12 numeri, 3 all'anno dal 2001 al 2004, mentre dal 2006 è in cartaceo come bimestrale monotematico edito dalle Edizioni Magi. Il direttore è Gianluigi Monniello, docente aggregato alla Sapienza Università di Roma, dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria infantile, dove coordina il Day Hospital Adolescenti presso l'Istituto 'Giovanni Bollea' di Roma.
LA RIVISTA DELL'ARPAD - La rivista è espressione della volontà dell'Arpad di investire sulla parola scritta per approfondire il lavoro clinico e fornire stimoli e informazioni a quanti sono impegnati in realtà operative complesse sia individuali che gruppali. Diciassette i numeri monografici pubblicati sulla psicoterapia e la psicoanalisi dell'adolescenza e focalizzati sui diversi aspetti teorici, clinici e istituzionali. Tanti i temi trattati: "Il 'Setting', ovvero- spiega il direttore della rivista- gli spazi e i luoghi dove poter lavorare con l'adolescente in difficolta; la 'Femminilità' e la sua riorganizzazione con la pubertà; il 'Giovane adulto' come area di riflessione sulla conclusione del vero e proprio percorso adolescenziale e l'ingresso nel mondo degli adulti; il 'Romanzo adolescente', per cogliere nel lavoro letterario degli spunti utili alla comprensione del funzionamento della mente adolescente; 'Adolescenze inquiete'- prosegue Monniello- ossia le metamorfosi e il turbamento legato alle trasformazioni della pubertà, all'importanza e al prevalere dei comportamenti agiti (le condotte a rischio, autolesive e violente, dove prevale l'aspetto impulsivo rispetto alla dimensione più riflessiva), espressione di momenti di prova e di rischio nella costruzione della propria personalità. Qui s'inserisce il tema che fa da sottofondo ad AeP- chiarisce il socio fondatore dell'ARPAd- l'attenzione alle informazioni che riguardano le trasformazioni a livello celebrale successive alla pubertà. Ormai è condiviso che tutte le aree della corteccia prefrontale si sviluppano intensamente dopo la pubertà e sono deputate all'auto-osservazione e autoriflessione. Inoltre l'incremento delle connessioni neurali prefrontali avviene comunque in ritardo rispetto a quello delle regioni limbiche subcorticali. Questa discrepanza sostiene il prevalere, inizialmente, dell'impulsività dell'adolescente sulle sue capacità di modulazione e controllo degli impulsi".
NEL 2009 AeP SI FOCALIZZA SUL CORPO - "Una scarsa integrazione del corpo sessuato e trasformato dallo sviluppo- aggiunge lo psicoanalista ordinario della Società psicoanalitica italiana- procura vissuti e sensazioni che possono influenzare i funzionamenti e l'immagine di sé dell'adolescente". Successivamente la rivista si è centrata sul tema dei 'Genitori', "utili e necessari alleati per migliorare il funzionamento della mente adolescente".
GLI ALTRI TEMI - AeP ha trattato molti altri argomenti: "Gruppalità; migranti; mamme teen; mondo scuola e vita scolastica; gli eroi; Ado.com e il grande interesse per gli schermi (compresi i videogiochi e i cellulari); il sogno, quale modalità per mettere in immagini i vissuti e le sensazioni che possono essere maggiormente riflettuti e osservati nel lavoro clinico". L'ultimo numero del 2012 s'intitola 'Formazione' e "propone un accostamento tra la formazione quale percorso naturale dell'adolescente, che deve formare l'immagine di sé come persona e trovare una sua collocazione nel mondo degli adulti, e la formazione dello psicoanalista e psicoterapeuta degli adolescenti, chiamato a rivisitare la propria adolescenza rimettendo continuamente in moto la sua formazione di professionista della salute mentale".
COME SONO OGGI GLI ADOLESCENTI - "Come lo sono sempre stati- conclude Monniello- persone alla ricerca di loro stessi, con una grande aspettativa di poter incontrare ambienti umani e sociali capaci di raccogliere le loro potenzialità. Gli adolescenti hanno bisogno di una maggiore presenza degli adulti in un'epoca, invece, in cui la presenza di questi ultimi è diminuita. Gli adulti devono essere presenti senza invadere e interferire con i processi creativi interni dell'adolescente: l'adolescente deve poter risuonare in presenza dell'adulto e viceversa".
(Wel/ Dire)