(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 24 feb. - Negli ultimi cinque anni in Scozia è raddoppiato il numero dei minori ricoverati in ospedale per autolesionismo. Lo rivela un'indagine divulgata dalla BBC, in base ai dati forniti dai Servizi sanitari nazionali di Ayrshire, Arran e Highland.
Lo scorso anno 563 minori di 18 anni sono stati ricoverati.
Inoltre, più di un terzo dei 76 ricoveri negli ospedali del Sistema sanitario nazionale di Highland ha riguardato quindicenni, e l'88% era di sesso femminile. Tuttavia, un rapporto del 2006 "sconsigliava di adottare una visione dell'autolesionismo relativa soprattutto alle giovani donne. I maschi possono farsi del male rompendosi le ossa, cosa più facile da nascondere o da spiegare come risultato di un attacco, di un incidente o di uno scontro fisico".
In ogni caso si tratta di "cifre molto preoccupanti, che indicano solo la punta di un iceberg", afferma una delle organizzazioni benefiche di Salute mentale. "Da una relazione del 2014 risulta anche un aumento del 166% del numero dei rinvii alle associazioni dal 2009".
Secondo Nigel Henderson, amministratore delegato dell'organizzazione benefica 'Penumbra', "l'autolesionismo è spesso una strategia di coping adottata da molte giovani che evitano deliberatamente i servizi diretti temendo la stigmatizzazione, oppure non sanno a chi rivolgersi per chiedere aiuto".
Anche Iona Colvin, del Sistema sanitario nazionale dell'Ayrshire e Arran, spiega che "molti giovani tendono all'autolesionismo come a un modo per affrontare e gestire i sentimenti irrisolti, le tensioni e le difficoltà presenti nella loro vita". Il fatto poi che "sia possibile chiedere aiuto al medico di famiglia, al personale della scuola o dell'università- prosegue- o a specifici servizi di salute mentale, rende molto difficile definire con precisione il numero complessivo di persone che praticano l'autolesionismo".
La scorsa settimana ChildLine Scozia ha riferito che "nell'ultimo anno era aumentata del 20% la consulenza per autolesionismo con soggetti dai 12 ai 15 anni di età". Gli ultimi dati, raccolti dalla BBC Scotland, hanno confermato questo trend.
Iona Colvin ha poi ricordato che l'autolesionismo e i casi di suicidio tra i giovani "sono oggi più evidenti grazie a metodi migliori di registrazione, di una superiore disponibilità di sostegno e di più giovani che accettano di chiedere aiuto". Un portavoce del Sistema sanitario di Highland ha invece precisato che "i dati più significativi per il ricovero riguardano l'alto numero di femmine coinvolte rispetto ai maschi. Ciò riflette le più ampie pressioni sociali relative all'immagine del corpo".
Non solo gli adolescenti, anche i bambini ricoverati per autolesionismo sono aumentato del 57% in Shetland e del 41% nel Lanarkshire tra il 2009 e il 2014. La maggior parte dei ricoveri (141) nel 2014 sono stati segnalati dal Sistema sanitario di Grampian e riguardano in particolare i farmaci (il 78%) e l'alcol (il 15%). Il governo scozzese ha annunciato "un investimento di 15 milioni di sterline da investire nei prossimi tre anni, di cui una parte sarà utilizzata per aumentare la forza lavoro in questo settore".
(Wel/ Dire)