Campagna di informazione e sensibilizzazione sulla professione
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 17 feb. - 'Con la nuova consiliatura si è deciso di istituire la commissione 'Tutela dell'Ordine psicologi Lazio' con l'intento di lavorare su due binari fondamentali: Tutelare i confini della professione di psicologo; Fornire una corretta informazione sulla professione di psicologo'. È quanto si legge sul portale dell'Ordine degli psicologi del Lazio .
'Questo documento rappresenta una bozza di progetto su una campagna di informazione e sensibilizzazione da porre in essere sul territorio regionale durante questo 2015. Rivolgendosi da una parte al proprio cliente interno, cioè alla comunità di iscritti e iscritte all'Ordine stesso, dall'altra al cliente esterno, ossia a tutte le realtà che possono beneficiare di una corretta informazione sulla professione di psicologo'. A scriverlo è la coordinatrice della commissione Tutela, la consigliera segretaria Paola Biondi.
CONTESTO DI RIFERIMENTO - 'Prima di esaminare il contesto laziale è opportuno fornire un quadro generale della situazione a livello nazionale. In Italia abbiamo circa 90.000 psicologi e psicologhe iscritti/e regolarmente a un ordine regionale e di questi/e solo il 37% afferma di lavorare come professionista psicologo/a. La parte più consistente della nostra comunità professionale non riesce a vivere di questo lavoro e spesso ne fa altri, in modo esclusivo o parziale. Un altro dato da considerare- prosegue Biondi- è il reddito medio delle professioni che lavorano in ambito sanitario. Complessivamente le professioni specialistiche concorrono a formare il 15,1% del Pil e di questa percentuale i 2/3 provengono dall'area sanitaria, con un gap molto evidente di reddito tra medici e farmacisti, che guadagnano mediamente 1.646 euro al mese, e psicologi/ghe, la cui media scende a soli 939 euro. Inoltre i medici trovano occupazione nel primo anno dalla laurea con molta facilità (7,7% di disoccupazione), mentre gli psicologi e psicologhe vivono situazioni molto più allarmanti (35% di disoccupazione); a 5 anni dalla laurea il gap resta notevole (1% di disoccupazione per i medici, 12,5% per psicologi/ghe) (Fonte Almalaurea 2014). L'Ordine che rappresentiamo fa capo ad una delle regioni più popolose, soprattutto se facciamo riferimento alla provincia di Roma, dove ad esempio la proporzione, rispetto alla cittadinanza, è di 1 psicologo/a ogni 301 cittadini circa'.
Nella provincia di Roma 'risiedono circa 1/6 degli psicologi e delle psicologhe italiani/e; nel Lazio risiedono circa 1/5 dei/lle psicologi/ghe italiani/e. Risulta, peraltro, che nella nostra regione- spiega la consigliera segretaria- operino un numero consistente di professionisti non psicologi, che si inseriscono in contesti lavorativi spesso di esclusiva competenza dello psicologo. Gli ambiti professionali nei quali vanno ad operare i detti soggetti sono spesso di esclusiva competenza degli psicologi in violazione della legge 56/89 e del parere ufficiale del Consiglio nazionale ordine psicologi (Cnop) in materia di prevenzione/promozione in ambito psicologico del 2012. Tra le figure che operano in concorrenza con lo psicologo possiamo citare counselor, reflector, mental trainer, coach, esperti di pnl, consulenti filosofici, pedagogisti clinici, psicopedagogisti, ecc. Appare evidente come- prosegue Biondi- anche all'interno della nostra comunità, sia presente un gap informativo che induce la potenziale clientela a ritenere quasi equivalenti professioni come counselor e psicologo. Quello che si è registrato nel tempo è un significativo incremento dei quesiti e delle segnalazioni pervenute all'Ordine che hanno come oggetto questioni inerenti i confini professionali'.
OBIETTIVI - 'Un'efficace politica di tutela della professione si realizza sicuramente attraverso azioni di salvaguardia diretta contro le minacce di abuso professionale e di usurpazione del titolo, ma anche attraverso più ampie iniziative che mirino a promuovere cultura psicologica, ovvero a mettere in risalto il valore aggiunto derivante dell'avvalersi di un professionista psicologo. Tutto ciò si applica nei diversi ambiti in cui si declina la psicologia: da quello più strettamente clinico, fino ai settori propri di quell'area del 'benessere' in cui le figure professionali 'limitrofe' trovano modalità, più o meno etiche, di allocare la propria offerta. Appare necessario, pertanto, porre attenzione ai bisogni della società civile- consiglia la psicologa- promuovendo un'immagine professionale che sappia rispondere in modo competente a queste istanze. Il progetto mira anche a sviluppare nella potenziale utenza una visione pluridimensionale dell'intervento psicologico, oltre che a promuovere nella comunità professionale un'identità fondata sulla specificità professionale, offrendo un ampio ventaglio delle possibili aree e forme di intervento dello psicologo'. Gli obiettivi principali di 'un'adeguata campagna di informazione e sensibilizzazione, a nostro avviso, sono: Diffondere informazioni corrette sulla professione di psicologo, come stabilito ai sensi della legge 56/89; Evidenziare le aree di sovrapponibilità reali e potenziali con altre figure professionali; Precisare gli ambiti di competenza esclusiva della professione di psicologi previsti dalla legge 56/89, istitutiva della professione di psicologo; Sostenere all'interno della comunità professionale e all'esterno il campo di azione della psicologia, sia pure nelle sue diversificate e sempre più poliedriche declinazioni operative; Informare società civile, cittadinanza, stakeholders, realtà associative in merito all'importanza di tutelare la salute psicologica di ogni persona, affidandosi a professionisti della relazione di aiuto; Valorizzare e ridefinire i contesti di intervento prettamente 'psicologici' in cui lo psicologo può garantire un plusvalore grazie alle sue competenze specifiche'. DESTINATARI - 'Come già anticipato riteniamo importante che l'azione di sensibilizzazione coinvolga target differenti, ma egualmente significativi. Alcune azioni saranno più efficaci e ritenute interessanti per la comunità degli iscritti e iscritte all'Ordine e più in generale per la comunità degli psicologi e delle psicologhe italiane, altre avranno il loro miglior risultato se orientate verso la cittadinanza e la società civile'. AZIONI E ATTIVITÀ - 'Le azioni e le attività da porre in essere per raggiungere gli obiettivi che questo progetto si propone sono molteplici. A titolo esemplificativo ne riportiamo alcuni a cui abbiamo pensato, senza che questi siano da considerarsi esaustivi di tutte le possibilità a nostra disposizione: Produzione Ebook che spieghi cosa sia la tutela e quale l'importanza di un'adeguata azione in tal senso da parte dell'Ordine. Che raccolga e spieghi la specificità della professione di psicologo evidenziando gli esclusivi ambiti di competenza. Produzione video virali sul concetto di tutela e di salvaguardia della salute dei cittadini. Con una comunicazione fluida e mirata al cittadino, i video sono strumenti molto utilizzati e apprezzati perché facilmente fruibili, semplici da utilizzare (spesso partono in automatico), condivisibili con un click via email o sui social media, potenzialmente virali permettono di raggiungere un numero consistente di utenti. Pubblicità in tutto il Lazio tramite strumenti di advertising e campagne pay per click (facebook e google advertising). Social Media Monitoring che permette il monitoraggio dei temi più discussi e commentati su internet, nei vari spazi di incontro (social, forum, ecc) che permette di evidenziare parole chiave e aree di intervento per progetti di tipo psicologico. Materiali cartacei ed elettronici che illustrino chi è lo psicologo, cosa fa, perché rivolgersi ad uno psicologo, differenze tra psicologo e psicoterapeuta. I materiali saranno destinati ad una pluralità di soggetti nelle scuole, negli studi di medici, di odontoiatri, di pediatri, nutrizionisti, dietisti, ospedali, asl, consultori, palestre, cim, realtà associative, ecc. I suddetti materiali- conclude Biondi- saranno utilizzati per spiegare in modo semplice la specificità della nostra professione, i rischi in cui si incorre rivolgendosi a soggetti non competenti, nonché la pluralità degli ambiti in cui può esplicarsi l'intervento psicologico'.
(Wel/ Dire)