A Bologna psicologi gratis grazie ad accordo Comune-Ant
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 17 feb. - Affrontare la morte di un familiare o un amico non è cosa facile. E a quanto pare i bolognesi (o almeno una parte di essi) non riescono più a farcela da soli. Insomma, ci sarebbe un problema di elaborazione del lutto. E così il Comune di Bologna, tramite la società pubblico-privata Bsc che cura i servizi cimiteriali, insieme ad Ant hanno pensato di mettere in campo un servizio (gratuito) di sostegno psicologico per chi perde una persona cara. A occuparsene sarà appunto la squadra di psicologi dell'Ant, che già ora aiutano i familiari dei malati oncologici terminali, assistiti dall'associazione, al momento del decesso. Il servizio sarà dunque esteso a tutti i cittadini bolognesi che ne faranno richiesta, con una prima sperimentazione di sei mesi.
A presentare l'iniziativa, la prima del genere in Italia, è stato a Palazzo D'Accursio l'assessore comunale alla Sanità, Luca Rizzo Nervo, insieme al fondatore di Ant, Franco Pannuti, e al presidente di Bsc, Romano Mignani. L'idea, spiega il direttore di Bsc, Michele Gaeta, è nata vedendo come l'obitorio della Certosa, normalmente usato per le persone che muoiono da sole, negli ultimi tempi "è diventato sempre più una casa del commiato" anche per chi magari è morto in casa, circondato dai parenti. Questo fenomeno è stato letto come una "tendenza a ignorare la ritualità legata al decesso", spiega Gaeta. Insomma, a Bologna "c'è un problema di elaborazione del lutto".
E così si è pensato di coinvolgere Ant, che ha una squadra di 30 psicologi in tutta Italia, di cui 10 su Bologna e l'Emilia-Romagna che, nei primi sei mesi del 2014, hanno assistito 139 persone appunto per l'elaborazione del lutto. "Sono tutti professionisti, che hanno seguito anche corsi di formazione specifica", spiega Pannuti. Per i cittadini che ne faranno richiesta, saranno programmati di base 12 incontri con gli psicologi a cadenza bisettimanale, nella sede Ant in via Jacopo della Quercia, con la possibilità di ridurre o aumentare le sedute a seconda dell'esigenza.
Le persone interessate potranno essere indirizzate all'Ant anche dai servizi cimiteriali del Comune. "Siamo molto orgogliosi di portare avanti questa iniziativa", afferma Mignani. "E' un segno importante- commenta Rizzo Nervo- che va nella direzione di una città della cura intesa non solo dal punto di vista medico, ma di una città che si fa carico anche dei percorsi esistenziali delle persone".
(Wel/ Dire)