Contatto Onlus: "È tre volte superiore a quello dei coetanei senza familiari malati"
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 10 feb. - "Un importante fattore di rischio nell'insorgenza del disturbo psichiatrico nelle giovani generazioni è la presenza in famiglia di un genitore malato. La letteratura internazionale e numerosi programmi specifici attuati in altri paesi (soprattutto nei paesi scandinavi, in Australia e in Canada) dimostrano come il rischio sia elevato (tre volte superiore a quello dei coetanei senza familiari malati), ma anche come possano essere implementate strategie di intervento preventivo a vari livelli". È questo il tema del convegno realizzato in collaborazione con il Comune di Milano (ex lege 285/97) e le aziende ospedaliere San Carlo Borromeo e Niguarda Ca' Granda, a Milano il 27 febbraio presso l'Ospedale San Carlo Borromeo nella Sala Conferenze in Via Pio II, 3.
L'evento è realizzato dall'Associazione Contatto Onlus, nell'ambito di un programma multicentrico, il 'Progetto Semola', in corso da alcuni anni nell'area milanese con la collaborazione di Aziende ospedaliere, associazioni del terzo settore e associazioni di familiari.
"L'intenzione è di aprire su questo tema un dialogo tra diverse discipline e diversi attori coinvolti nella cura di adulti e minori. Il convegno è quindi rivolto a differenti contesti e professionisti, come i servizi di salute mentale, i medici di medicina generale e pediatrica, i servizi sociali per il minore e la famiglia, gli istituti scolastici", chiarisce la Onlus.
Tra le ricadute formative dell'incontro è "previsto, oltre alla diffusione di una maggiore sensibilità sul tema di questo rischio, un miglioramento delle capacità da parte di sanitari, operatori dell'assistenza ed educatori a comunicare con i minori su questo tema e a cogliere in loro eventuali segnali di malessere e di difficoltà. Maggiore sensibilità e maggiori conoscenze specifiche- sottolineano i promotori- permetterebbero di attivare un approccio multicentrico, accettabile ed efficace, volto da una parte a supportare e migliorare le competenze genitoriali e dall'altra a sostenere i fattori di resilienza dei minori".
L'Associazione Contatto Onlus si è costituita nel 2004 all'interno del dipartimento di Salute mentale dell'A.O. Ospedale Niguarda Ca' Granda, per volontà di un gruppo di operatori impegnati in esperienze innovative di cura e riabilitazione rivolte a persone affette da disagio psichico, "con l'obiettivo di migliorarne la qualità della vita e favorirne l'integrazione sociale ('Programma Reti Sociali Naturali' o il recente Progetto Innovativo Regionale 'Sviluppo del lavoro di rete nei CPS')".
L'interesse dell'Associazione Contatto Onlus negli ultimi anni si è esteso anche all'area dei minori e si è tradotto in progetti "che cercano di rispondere in modo discreto e non stigmatizzante a quelli che sono i bisogni concreti del bambino o del ragazzo e della sua famiglia (Progetto 'Piccoli fiori in Sesto' e 'Senape: un programma per l'inclusione sociale di minori con disabilità motoria'). In questo modo si vuole prevenire lo svilupparsi di condizioni di isolamento o addirittura di malessere psichico o intervenire in situazioni di patologia, creando sinergie tra gli interventi istituzionali e le risorse informali. Lo scopo- conclude la Onlus- è quello di migliorare il contesto di vita quotidiana del minore, costituito da parenti, insegnanti, vicini di casa, compagni di scuola e di gioco e dalle loro famiglie".
(Wel/ Dire)