(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 3 feb. - "Il gioco d'azzardo patologico rientri nei livelli essenziali di assistenza". A chiederlo e' don Armando Zappolini, portavoce di Mettiamoci in gioco, la campagna nazionale contro i rischi del gioco d'azzardo.
"Apprendiamo dalla stampa- dichiara Zappolini- che la prossima settimana il ministro della Salute Beatrice Lorenzin presentera' alle Regioni i livelli essenziali di assistenza. In essi, per quanto ne sappiamo, non viene citato esplicitamente il gioco d'azzardo patologico (Gap). Ci attendiamo che cio' dipenda dal fatto che il Gap viene implicitamente incluso nel novero delle dipendenze. Qualora, invece, si profilasse un'esclusione di tale patologia, davvero clamorosa vista l'entita' e la gravita' del fenomeno e gli impegni assunti piu' volte, pubblicamente, dal ministro Lorenzin, si tratterebbe di un fatto gravissimo su cui sia noi sia altri soggetti impegnati sul tema ci mobiliteremmo con grande energia".
La campagna Mettiamoci in gioco ricorda che gia' il decreto Balduzzi prevedeva l'inclusione del gioco patologico nei livelli essenziali e che la stessa legge di stabilita' stanzia 50 milioni di euro per tale problema.
"Sarebbe del tutto incoerente e anche piuttosto avvilente", conclude don Zappolini, "se si decidesse di (non) procedere con il passo del gambero".
(Wel/ Dire)