La scoperta italo-americana potrebbe aiutare pazienti con autismo. Articolo de Il Tirreno
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 1 dic. - Scoperto nel cervello l'interruttore della socialità: è una molecola - chiamata anandamide - che fa scattare il piacere e quindi la voglia di stare in mezzo agli altri e che potrebbe divenire il bersaglio di nuovi farmaci per disturbi come la fobia sociale o l'autismo. Reso noto sulla rivista "Pnas", il risultato si deve alla ricerca di uno scienziato italiano che lavora tra l'Università della California a Irvine e l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Daniele Piomelli che spiega: "A livello clinico questa scoperta è importante perché farmaci che potenziano gli effetti dell'endocannabinoide anandamide, da noi scoperti qualche tempo fa, potrebbero essere utilizzati per trattare il difetto di socialità che caratterizza le malattie dello spettro autistico (Asd). Abbiamo un altro lavoro in preparazione che dimostra proprio questo su modelli animali di Asd".
L'anandamide, anche nota come molecola del piacere, attiva gli stessi recettori attivati dalla marijuana. Studiando animali di laboratorio gli esperti hanno visto che l'anandamide viene prodotta durante le interazioni sociali e che aumenta il piacere della socialità, quindi la voglia di stare insieme. Inoltre gli esperti hanno scoperto che questa molecola viene prodotta in risposta allo stimolo che giunge da un'altra parte del cervello, l'ipotalamo, mediato dall'ormone dell'affetto, l'ossitocina. "I nostri risultati dimostrano che questi farmaci - al momento in sperimentazione per disturbi d'ansia - potrebbero aiutare pazienti con autismo a socializzare".
(Wel/ Dire)