Studio tedesco: Bastano 8 settimane di terapia senza medicine
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 28 apr. - "Attraverso la psicoterapia si può riorganizzare la percezione della realtà disfunzionale e permettere di modificare i circuiti neuronali con cui organizziamo la percezione di allarme, di negatività, di paura, d'inutilità del nostro agire che, se non corretti, ci portano a sentire inutile ogni sforzo, ogni impegno con la conseguente sensazione di un distacco emotivo tra noi e la realtà che ci circonda". Lo dice Paola Vinciguerra, presidente dell'Associazione europea sui disturbi da attacchi di panico, direttore della Clinica dello Stress e supervisore Emdr(Eye movement desensitization and reprocessing), riprendendo una indagine tedesca, pubblicata sul Dailymail, in cui si afferma: "Non hai bisogno di una pillola per curare la depressione. Ti aiuta anche incontrare uno psicoterapeuta. I ricercatori affermano che la psicoterapia è in grado di correggere in otto settimane l'iperattività che si verifica nel cervello a causa della depressione". Immagini cerebrali "hanno mostrato che il cervello delle persone che soffrono di depressione ha un aspetto diverso da quello delle persone sane. Le parti del cervello coinvolte nell'iperattività sono quelle dell'umore, del pensiero, del sonno e dell'appetito. I ricercatori- continua lo studio- affermano che i pazienti di solito mostrano iperattività particolare nell'amigdala".
Gli scienziati dell'Università di Kassell "hanno reclutato 18 pazienti con depressione - che non stavano assumendo farmaci - sottoponendo il loro cervello a risonanza magnetica in due occasioni. La stessa cosa è stata fatta su un gruppo di 17 persone che però non soffrivano di depressione. Tutti i pazienti- spiega l'articolo- sono stati stimolati attraverso frasi per provocare in loro una reazione e quindi una risposta. Sono state eseguite risonanze magnetiche sui pazienti durante gli stimoli e dopo la psicoterapia. I ricercatori tedeschi hanno scoperto che il cervello dei pazienti con o senza depressione ha reagito in maniera diversa. E dopo otto settimane di psicoterapia il cervello dei pazienti depressi presentava meno iperattività nelle zone stimolate dalla depressione".
Dati sulla depressione ce ne sono: "Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità in tutto il mondo più di 350 milioni di persone di tutte le età soffrono di depressione. E' la principale causa di disabilità. Uno studio dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo- continua l'articolo inglese- mostra invece che le prescrizioni per antidepressivi sono triplicate dal 1998 nei paesi più ricchi del mondo. Nel Regno Unito, per esempio, la prescrizione di antidepressivi ha subito un'impennata: da 15 milioni di prescrizioni nel 1998 a 40 milioni nella 2012. Molti antidepressivi hanno effetti collaterali quali nausea, offuscamento della vista, stipsi, vertigini, sonnolenza, insonnia e disfunzione sessuale".
Vinciguerra conclude: "Laddove ci sono alla base della disfunzionale percezione della realtà dei traumi, diagnosi ricorrente per la maggior parte dei casi, l'uso dell'Emdr permette di modificare direttamente la funzionalità cerebrale distruttiva riorganizzando un funzionamento cerebrale in equilibrio. Non è un caso che il prossimo congresso europeo di Emdr che si terrà a Milano il prossimo 10 luglio avrà come titolo 'Cambia le connessioni cambia la vita'".
(Wel/ Dire)