(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 7 apr. - Due facoltà di psicologia, 2.500 iscritti all'Ordine e soprattutto tanti esempi di disagio, in gran parte causati da una crisi che non risparmia nessuno. Eppure l'Abruzzo non ha bisogno di psicologi. E' il paradosso rilevato da Natalio Flarà, segretario regionale dell'Aupi, il sindacato di categoria: nei futuri concorsi che si svolgeranno nelle Asl abruzzesi non c'è nemmeno uno psicologo. "La politica dovrebbe farsi carico dei bisogni della gente, dovrebbe saper promuovere il bene pubblico oltre a tante altre cose.
Ma è così? La crisi economica porta disagio psicologico, oltre che economico, genera problemi alla società e, in generale, un diffuso stato di malessere", esordisce Flarà, "in Abruzzo abbiamo 2 facoltà di psicologia, 2.500 psicologi iscritti all'ordine e tantissimi studenti. Forse è l'unica regione con due facoltà di psicologia e tante (troppe) scuole di psicoterapia. Noi, in Abruzzo, produciamo psicologi, li formiamo, ma non ne abbiamo bisogno. Sembrerebbe che sia proprio così: la stampa, in questi giorni, ha pubblicato il via libera della Regione a effettuare numerosi concorsi nelle Asl abruzzesi, ma tra i tanti profili professionali previsti non si è visto nemmeno uno psicologo. Parrebbe, quindi, che non se ne avverta il bisogno, ma ne sforniamo a valanga".
Flarà fa notare che le facoltà universitarie costituiscono un costo per le famiglie e per la società "e, soprattutto, creano illusioni occupazionali. Forse si potrebbe chiudere qualche facoltà e risparmiare". Nessuna assunzione di psicologi, dunque, per strutture sanitarie che ne hanno veramente pochi. Eppure, fa notare il segretario dell'Aupi, "il malessere psicologico può portare spesso a precoci disturbi somatici, cardiopatie, demenze, problematiche psichiatriche e potremmo continuare la lista.
Chiediamoci però chi fa e come fa l'analisi dei bisogni della gente, del disagio sociale, sanitario, e come questa "analisi" si rapporta alla necessità del risparmio. Il continuo disagio psicologico porta spesso a malesseri costosi (anche molto) per la persona e per la società. È poco elegante fare certi paragoni, ma è come non fare manutenzione ad una vettura: diventa pericolosa, dura poco e sei costretto a ricomprarne un'altra, quando ci potresti fare una vita.... Ma le persone non sono macchine, sono vite umane dentro la società che non può non occuparsi del loro benessere psicologico, la società siamo tutti noi". L'Aupi Abruzzo chiederà il supporto dell'ordine professionale degli psicologi per incontrare i manager delle Asl abruzzesi e il presidente della Regione Luciano D'Alfonso per affrontare la carenza dell'assistenza psicologica nei pubblici servizi. "Le istituzioni dovrebbero dare più spazio alla psicologia al servizio della comunità, dei propri bisogni, del miglioramento per le condizioni di vita e alla promozione della salute. La professione di psicologo, dove c'è, è disorganizzata, non persegue obiettivi che possono essere al servizio della comunità producendo progetti, programmi, assistenza al fine di migliorare le condizioni del singolo, della coppia e della vita sociale", conclude Flarà.
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