(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 7 apr. - La Campagna 'Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato' dell'Agenzia europea per la sicurezza e salute sul lavoro (EU-OSHA), segue le precedenti finalizzate alla creazione di "ambienti di lavoro sani e sicuri".
L'iniziativa, presentata nel sito ordinepsicologilazio.it, "intende approfondire e concentrarsi con maggiore enfasi sul tema dello stress lavoro correlato e sui rischi psico-sociali, con l'obiettivo specifico di aiutare i datori di lavoro, i dirigenti, i lavoratori e i rappresentanti dei lavoratori a riconoscere e gestire lo stress e i rischi psicosociali nel luogo di lavoro".
A tale scopo, la campagna si incentra sui seguenti aspetti: "sensibilizzare imprese e lavoratori su questo tema, migliorando la comprensione del problema; promuovere gli strumenti per la gestione delle problematiche connesse; evidenziare gli effetti positivi della loro buona gestione, come la limitazione al minimo dei rischi psicosociali connessi allo stress nei luoghi di lavoro e, conseguentemente, il risultante vantaggio economico per le imprese".
Secondo un recente sondaggio d'opinione panaeuropeo condotto dall'EU-OSHA "il 51% dei lavoratori europei considera lo stress come un fatto assolutamente comune nei luoghi di lavoro.
L'ulteriore dato che 4 su 10 lavoratori ritengano che il problema non sia affrontato in modo adeguato, fa riflettere sull'emergenza del problema. Avere nella propria azienda lavoratori stanchi, demotivati, nervosi e - in una parola - stressati, rappresenta una voce di costo elevata per il mondo imprenditoriale, data la ridotta produttività dei lavoratori in queste condizioni".
La guida prodotta dall'EU-OSHA riguardo alla campagna evidenzia come gli effetti negativi in termini psicologici, fisici e sociali che derivano da una non adeguata gestione del lavoro da parte delle organizzazioni siano molteplici, costituendo rischi psicosociali. Nell'ottica della prevenzione, "è necessario tener conto dei rischi psicosociali ed adottare alcune soluzioni che la guida EU-OSHA elenca: permettere che i lavoratori abbiano sufficiente tempo ed autonomia nella gestione e svolgimento del loro lavoro; dare chiare indicazioni su ruoli e compiti, fornendo feedback regolari e costruttivi, evitando le richieste contrastanti e poco chiare, o non congruenti con le competenze di un lavoratore (sottoutilizzo o confusione di competenze); informare i lavoratori del cambiamento e coinvolgerli nel processo decisionale dell'azienda, facendo in modo che sia loro chiarito in che modo il cambiamento influirà sulle modalità specifiche di svolgimento loro lavoro; implementare politiche per la prevenzione delle molestie e violenze sul lavoro, ad esempio nei lavori che implicano contatti con il pubblico; assicurarsi che i carichi di lavoro, i premi economici, le opportunità di carriera e promozioni siano equamente ripartite; facilitare uno stile di comunicazione aperta e biunivoca tra management e lavoratori; prevenire le problematiche legate a problemi come la precarietà, il mancato sostegno della dirigenza e dei colleghi, la scarsità di relazioni interpersonali, la difficoltà di conciliare vita personale e vita lavorativa".
Il senso della prevenzione in materia di rischi psicosociali è dunque quello di "produrre benefici per tutte le parti coinvolte nelle organizzazioni, puntando sullo sviluppo della consapevolezza sui rischi legati alla sicurezza psicosociale nei luoghi di lavoro".
Uno dei principi ispiratori della nuova Campagna EU-OSHA è, infatti, quello di "facilitare il cambiamento e lo sviluppo dell'attuale percezione di molte aziende in materia di rischi psicosociali e stress lavoro correlato: da un'ottica di mero adempimento normativo alla legislazione in materia di salute e sicurezza ad una prospettiva di più ampio respiro, che permetta alle organizzazioni di 'conoscersi' e 'riconoscere' eventuali criticità sulle quali intervenire".
Cogliendo l'opportunità di partecipare a questo processo di sensibilizzazione sul rischio stress lavoro-correlato e, in generale sui i rischi psicosociali, l'Ordine degli psicologi del Lazio è diventato partner della Campagna Europea attraverso il focal point italiano, rappresentato dall'Inail. Tale passaggio è stato reso possibile grazie anche all'impulso del gruppo di lavoro sullo Stress lavoro-correlato che, all'interno dell'Ordine, sta realizzando iniziative volte a diffondere la conoscenza sul tema dello stress lavoro-correlato e dei rischi psicosociali e a confrontarsi sul rilevante ruolo che può rivestire lo psicologo in tali ambiti.
Date importanti della Campagna Europea sono: - aprile 2014 Lancio della Campagna; - 20 ottobre 2014 Scadenza presentazione domande di partecipazione al premio "Buone Pratiche"; - 20-24 Ottobre 2014 Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro; - aprile 2015 Cerimonia di conferimento del premio per le buone prassi; - ottobre 2015 Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro; - novembre 2015 Vertice della campagna europea.
(Wel/ Dire)