Con adulti e minori. Ne parla Paolo Capri, presidente Aipg
(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 7 apr. - Lo psicologo in ambito giuridico è "uno specialista nominato all'interno di un'udienza specifica dal magistrato per affrontare situazioni scientifiche di cui il giudice non ha competenza. La suddivisione può essere fatta in ambito civile e penale o per età: adulti e minori". A delineare alla Dire la figura dello psicologo forense è Paolo Capri, psicologo, psicoterapeuta, presidente dell'Associazione Italiana di Psicologia Giuridica (AIPG), professore straordinario di Psicologia Giuridica dell'Università Europea di Roma e vicepresidente dell'Associazione Italiana Rorschach (AIR).
AMBITO CIVILE - "In ambito civile il consulente tecnico, lo psicologo giuridico, ha due tipi di consulenze: le valutazioni psicologiche di affidamento minorile in coppie separate che si contendono i figli e la valutazione del danno alla persona non patrimoniale. Nel primo caso vengono osservate le capacità genitoriali- precisa Capri- attraverso consulenze tecniche di affidamento minorile dove viene valutata l'intera famiglia in fase di separazione o divorzio, e dove i genitori, ex coniugi, si contendono i figli. Lo psicologo ha il compito di valutare quale genitore è più idoneo all'esercizio della genitorialità. Questo avviene attraverso una Ctu (Consulenza tecnica d'ufficio) di durata 3-5 mesi, dove il consulente tecnico dovrà rispondere a dei quesiti posti dal giudice attraverso la metodologia psicologica. Nel secondo caso, il ruolo dello psicologo giuridico è "valutare il danno non patrimoniale rispetto ai fatti illeciti che una persona ha subito e che ormai la legislazione italiana riconosce come risarcibili da un punto di vista psicologico.
Situazioni in cui la persona subisce un danno per un fatto illecito, e oltre all'aspetto del risarcimento patrimoniale, ci sarà anche una quantificazione di risarcimento economico relativo alla sofferenza psicologica. È una cosa molto importante. Si immagini un trauma successivo ad incidente stradale o a malasanità- spiega il presidente AIPG- in questi casi la vittima avrebbe diritto al risarcimento della sofferenza subita, della paura di morire e all'eventuale modificazione dello stile di vita. Ci dovrà essere quindi uno psicologo forense che valuterà il livello di questa sofferenza, se quel malessere denunciato è relativo al trauma subito per il fatto illecito oppure se era pre-esistente".
AMBITO PENALE - "Lo psicologo giuridico nell'ambito delle perizie del tribunale può occuparsi, ad esempio, dell'idoneità a rendere testimonianza di minori in ipotesi di maltrattemtnti o abusi sessuali. In questo caso- prosegue Capri- lo psicologo giuridico, chiamato perito, dovrà svolgere una perizia per accertare se il minore che denuncia determinati fatti è adeguato dal punto di vista clinico e in linea con la fascia di età di appartenenza, valutandone le capacità di differenziare tra la realtà e la fantasia, tra la verità e la bugia". Sempre in ambito minorile penale, lo psicologo giuridico "può effettuare perizie psicologiche sul minore autore di reato, per giudicare la sua capacità di intendere e di volere e quindi l'imputabilità e l'eventuale pericolosità sociale. In tutte queste perizie- fa sapere il professore di Psicologia giuridica e Criminologia dell'Università europea di Roma- dovrà essere sviluppata una metodologia psicologica corretta, basata sull'osservazione, colloqui clinici e test psicologici".
LA FORMAZIONE - Gli psicologi che lavorano in questo settore devono essere particolarmente formati, competenti e aggiornati. "Una larga maggioranza proviene dalla formazione promossa dall'AIPG, che dal 1996 forma gli psicologi per questa professione e dal 2000 organizza convegni e congressi presso la Camera dei deputati". Dal 2007 l'AIPG è presieduta da Capri e conta 700 psicologi in Italia con 10 sedi regionali.
QUALI LE SFIDE - Lo psicologo forense, essendo chiamato a "confrontarsi con il diritto rispetto ad esempio alla prova scientifica, deve cercare di rendere più moderna la metodologia psicologica rispetto alle conoscenze attuali. Deve essere in linea con i cambiamenti culturali e sociali delle famiglie- afferma Capri- oggi anche allargate ed omogenitoriali. Dobbiamo essere molto preparati ad accogliere e a conoscere le nuove realtà e i cambiamenti familiari".
LE MAGGIORI PROBLEMATICHE RISCONTRATE TRA I MINORI - "Noi vediamo soprattutto minori traumatizzati, bambini che dichiarano di aver subito una violenza sessuale. Dal punto di vista clinico parliamo di soggetti con gravi sofferenze, o anche adolescenti che commettono reati- aggiunge il professore- ragazzi volenti che non sanno contenere la loro aggressività e che spesso provengono da famiglie a loro volta violente". Lo psicologo giuridico interviene nei loro confronti anche predisponendo dei programmi di recupero: "Abbiamo specialisti che si occupano della terapia e del sostegno di intere famiglie- conclude il presidente AIPG- sempre in protezione del minore, per recuperarlo dal punto di vista clinico e psicologico".
IL PROSSIMO CONVEGNO - A metà novembre nella Camera dei deputati si svolgerà il prossimo Congresso annuale AIPG su 'Minori autori di reati e vittime di reati on line'.
(Wel/ Dire)