(DIRE - Notiziario Psicologia) Roma, 7 apr. - "Allo psicosessuologo si rivolgono sia uomini che donne in egual misura, mentre in passato erano in prevalenza donne. Il sessuologo clinico è colui che si occupa della promozione della salute e del benessere sessuale. Una professione nata negli anni '70 e che fonda le radici nel lavoro di Masters e Johnson, un ginecologo e una psicologa statunitensi che iniziarono ad affrontare le problematiche connesse alla promozione del benessere sessuale. Successivamente Kaplan ha dato al tema una profondità di tipo psicoanalitico: lavorare sulla sessualità significa lavorare sulla consapevolezza personale". A dirlo è Loredana Pedrone, psicoterapeuta, sessuologa e docente di Psicologia generale all'Università 'La Sapienza' di Roma, che lavora da 27 anni nel settore.
GESTIONE DELL'ANSIA, PROBLEMA PRINCIPALE - La problematica "più affrontata in quest'aria è la gestione dell'ansia, che invade la vita intima, finisce sotto le lenzuola e provoca distanziamenti. È fondamentale- afferma la docente- avere una formazione psicoterapeutica per poter leggere le dinamiche relazionali".
A COSA PUNTA LA SEX THERAPY - La 'Sex therapy' o il coaching sessuologico mirano "soprattutto a favorire l'incremento dell'intimità, la comunicazione corporea e la complicità sessuale della coppia. Il sesso è mal vissuto dalle coppie e, ancora oggi, sono poche le persone soddisfatte e gratificate della propria sessualità". La sex therapy si rivolge anche ai singoli: "Mai come oggi sono aumentate le dipendenze di tipo sessuale legate al mondo del virtuale e alla mancanza della comunicazione e relazione con l'altro".
Anche l'Organizzazione mondiale della Sanità promuove la salute sessuale, "per integrare e valorizzare gli aspetti somatici, affettivi, intellettivi e sociali della personalità. Una visione totale e completa, quella dell'Oms- afferma Pedrone- che sottolinea l'importanza del ruolo dello psicosessuologo". COME SI STRUTTURA LA SEX THERAPY - "La sex therapy si struttura in un intervento a breve termine. Le sedute sono estremamente limitate, variano da 10 a 16 incontri in base alla problematica che si va ad approcciare. L'intervento è basato sul qui ed ora- fa sapere la sessuologa clinica- a cui si può associare un percorso di psicoterapia".
BISOGNA ESSERE PSICOLOGI O PSICOTERAPEUTI PER DIVENTARE PSICOSESSUOLOGI - "Bisogna essere psicologi e poi fare un master. Il sessuologo non è una professione prevista dalle normative, non esiste un albo dei sessuologi e la formazione viene affidata alle scuole di formazione post lauream, oppure a dei master in sessuologia o corsi di perfezionamento. Per frequentare questi corsi però- precisa la docente- bisogna essere psicologi iscritti all'albo. Meglio se si è psicoterapeuti, per avere una lettura più profonda delle problematiche. Il coaching lo può effettuare solo uno psicologo o uno psicoterapeuta- rimarca Pedrone- attraverso una terapia di tipo sessuale".
PROBLEMATICHE DI AMBO I SESSI - "L'ansia da prestazione tipicamente maschile oggi abbraccia anche noi femminucce. I rapporti sessuali sono sempre più numerosi, e quando si incontra la persona adatta c'è l'ansia di non essere all'altezza. Le donne, come gli uomini, sperano di poter essere capaci e in grado di soddisfare il partner. Per i maschi, inoltre, è ancora forte la paura legata alla lunghezza del pene, alla dimensione. Si crede ancora, nonostante siamo nel terzo millennio, che una sessualità soddisfacente sia correlata alle misure". L'ORGASMO ESISTE - "L'orgasmo esiste e ci sono molte donne inconsapevoli sulla loro sessualità. Non conoscono nemmeno l'autoerotismo- prosegue Pedrone- che aiuta a sviluppare una buona consapevolezza di sé, o la complicità legata alla sessualità. Sono concetti che ci spaventano, ci aspettiamo che il nostro partner sappia muoversi, che abbia la sfera di cristallo che deve essere invece costruita".
GLI ADOLESCENTI - "Vedo molti adolescenti: il 70% sono maschi e il 30% femmine. Spesso vengono da me con autodiagnosi di cose che poi non esistono né in cielo né in terra. Ad esempio, mi dicono: 'Soffro di eiaculazione precoce, arrivo al soddisfacimento sessuale dopo 10 minuti'. Quindi non hanno problemi di eiaculazione precoce- chiarisce l'esperta- questo significa che hanno una serie di informazioni inadeguate. Si parla tanto, troppo e male".
OCCORRONO CORSI DI EDUCAZIONE SESSUALE A SCUOLA - "E' assurdo che alle soglie del terzo millennio non si facciano a scuola percorsi di educazione sessuale, che aiuterebbe molto ad aumentare la consapevolezza del sé e del proprio corpo. Bypassare la dimensione del conoscersi- conclude- non aiuta a vivere con serenità la sessualità".
(Wel/ Dire)