Roma, 24 gen. - I disturbi tiroidei "non sono in aumento nell'eta' evolutiva ma sono maggiormente attenzionati. Vediamo piu' bambini con problematiche della tiroide sia benigne che purtroppo piu' importanti, come i tumori". Ne parla Marco Cappa, responsabile di Endocrinologia dell'Ospedale Bambino Gesu' di Roma (Opbg).
"Esiste un'ecografia che si fa facilmente in eta' pediatrica, con parametri ottenibili in maniera semplice". A prescindere "dall'ipotiroidismo congenito, che e' quello neonatale ed ha un'incidenza conosciuta tra 1/2.500 e 1/3.000- prosegue l'esperto- la causa piu' frequente e' la tiroidite". Basti pensare che "e' presente nel 6% delle adolescenti. È una patologia molto frequente, ma per fortuna non sempre determina un ipotiroidismo e quindi i sintomi sono assolutamente non rilevabili".
I casi di tiroidite non diagnosticata "sono rarissimi. Quando accade, pero', che arrivino tardi da noi- continua l'endocrinologo- abbiamo osservato rallentamenti della velocita' di crescita e alcuni problemi con l'aumento del volume dell'ipofisi. Cosa che- specifica- aveva fatto pensare a un tumore ipofisario, perche' vivendo per tanto tempo con il Tsh alto l'ipofisi si ingrandisce".
Tuttavia a parte questi casi estremi, in genere "la tiroidite viene riconosciuta perche' c'e' un aumento del volume del collo- fa sapere il medico- quindi un pediatra attento la palpa e manda i bambini da noi". A quel punto, continua Cappa, "ci possono essere forme di ipotiroidismo che vanno trattate e quelle in 'eutiroidismo' - cioe' con tiroide che ha una funzionalita' normale - che vanno solo seguite nel tempo".
Anche dal punto di vista oncologico, infine, l'endocrinologo ci tiene a ricordare che "il trattamento e' sempre chirurgico, ma stiamo cercando di portare a termine la 'terapia radiante' con iodio radioattivo per le forme che determinano recidive o metastasi a distanza. Questo accade perche' se si fa una diagnosi precoce, e soprattutto se si arriva a una diagnostica fine, abbiamo risonanza, tac" e tanti altri strumenti. Con i metodi radianti, infatti, e "con lo iodio metabolico- conclude- e' possibile guarire il bambino senza effetti collaterali".
(Cam/Dire)