Roma, 22 ott. - Ottenere maggiore efficacia nelle cure contro i tumori dalla sinergia tra ipertermia profonda, chemioterapia e radioterapia. Con questo obiettivo e' entrato in funzione per la prima volta in Italia, nel Polo di radioterapia oncologica di via Emilio Longoni dell'universita' Campus Bio-Medico di Roma, un sistema di ipertermia profonda per la cura dei tumori. Il nuovo macchinario, testato con effetti benefici sui numerosi tumori quali sarcomi, prostata, pancreas, colon-retto e tumore della mammella, e' stato inaugurato questa mattina dall'assessore regionale alla sanita' Alessio D'Amato, insieme ai vertici del Campus Bio-Medico, il presidente Felice Barela e il direttore generale, Paolo Sormani, e dal direttore sanitario della Asl Roma 2, Marina Cerimele.
Il Polo, rinnovato anche negli spazi dedicati ai pazienti, occupa una superficie di 1.400 metri quadrati e garantisce oltre 90mila prestazioni annue, con servizi destinati a un bacino di utenza delle regioni del Centro-sud Italia. Il fiore all'occhiello e' il sistema di ipertermia profonda, primo macchinario attivo in Italia, che grazie all'utilizzo di specifiche frequenze elettromagnetiche e' in grado di modulare con elevata precisione la distribuzione del calore in base a dimensione e localizzazione del tumore.
"Il Lazio e' la seconda regione in Italia per prestazioni radioterapiche- ha spiegato D'Amato- Sono tre anni che soddisfiamo le esigenze dei nostri cittadini, e di quelli di altre regioni. Questo Polo di eccellenza ci colloca in cima alla vetta nazionale per il trattamento dei tumori. Siamo fieri di questo".
Per il direttore Sormani "grazie a un investimento di 10 milioni di euro, rafforziamo la consapevolezza di essere un punto di riferimento per tutto il Centro-sud Italia. Lo facciamo con una visione moderna, consci che la radioterapia ha raggiunto livelli di precisione tali da essere una specialita' centrale nella cura di tante patologie".
Tra le altre strumentazioni a disposizione del Polo vanno ricordati i due acceleratori lineari di ultima generazione con ricostruzione tridimensionale del volume tumorale, e la Tac con controllo dinamico del respiro, caratterizzata da una struttura circolare dell' ampiezza di 80 centimetri per garantire un elevato comfort al paziente.
(Mel/ Dire)