Roma, 4 ott. - Un focus sul tumore del pancreas, uno sul cancro del colon destro e una sessione dedicata al vasto mondo della chirurgia della parete addominale. Sono i tre temi che saranno trattati con uno specifico approfondimento scientifico-chirurgico durante il 121 Congresso Nazionale della Societa' Italiana di Chirurgia, che si apre domani 5 ottobre e che vedra' radunati a Bologna, presso il Palazzo dei Congressi, quasi mille chirurghi provenienti da tutto il Paese, fino a martedi' 8 ottobre.
Il primo e' un focus sul tumore del pancreas, uno dei cosiddetti "Big Killer" in campo oncologico. Purtroppo le statistiche sono chiare e certificano che il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi e' solo dell'8% (dato relativo al rapporto 2019 Aiom-Airtum periodo di monitoraggio 2005-2009). Il tumore al pancreas si conferma dunque la piu' letale tra le neoplasie. "L'aggressivita' del tumore del pancreas e la rapidita' della diffusione ai tessuti vicini e agli organi a distanza, la refrattarieta' alla chemioterapia standard e la tendenza a recidivare ne fanno uno dei tumori piu' difficili e impegnativi da trattare. Rispetto agli altri campi oncologici la strada da percorrere nel trattamento di questa patologia e' ancora lunga e in salita, durante il Convegno ci confronteremo con i colleghi per fare il punto sullo stato dell'arte e sulle nuove strategie terapeutiche", afferma il presidente della Sic Paolo De Paolis. Un altro approfondimento del Congresso e' sul tumore del colon destro.
"Tradizionalmente, e per ragioni anatomiche, e' sempre stato accomunato a quello del retto- afferma De Paolis- ma oggi sappiamo che si tratta di una malattia diversa. Per varie ragioni, non ultime di carattere genetico, si tratta di una patologia a se' stante per la quale e' necessario intraprendere strategie differenti sia dal punto di vista chirurgico sia attraverso un lavoro di equipe con un approccio multidisciplinare". Il tumore del colon-retto e' al secondo posto tra i carcinomi piu' frequenti, con una percentuale d'incidenza sulla popolazione del 13% nell'anno in corso. Infine, un approfondimento e' dedicato anche al vasto mondo della chirurgia della parete addominale. Il trattamento delle ernie e dei laparoceli e' sicuramente uno degli interventi piu' frequentemente eseguiti nelle strutture ospedaliere italiane.
Queste patologie interessano tutte le eta' e la loro larga diffusione, con conseguente grande volume di interventi, comporta un significativo impatto socio-economico. "In questo campo sono stati compiuti importanti passi in avanti - afferma il presidente della Sic Paolo De Paolis - dalla diffusione dell'uso della laparoscopia, all'avvento della robotica e di macchinari ad alta sofisticazione tecnologica e materiali innovativi. Questi strumenti permettono di operare riducendo i rischi per il paziente e garantendo per lo stesso un decorso post operatorio piu' veloce e sereno".
(Red/ Dire)