Roma, 15 lug. - "Bisogna garantire su tutto il territorio nazionale studi di pediatri di famiglia dotati di personale qualificato e di attrezzature diagnostiche a risposta rapida (o self-help). Chiediamo al ministero della Salute di mettere in atto azioni per favorire l'acquisto di queste apparecchiature e anche l'assunzione di nuovi collaboratori di studio. Si possono, per esempio, prevedere interventi di decontribuzione e sgravi fiscali ed utilizzare alcuni meccanismi previsti dal reddito di cittadinanza". E' questo la richiesta avanzata dal presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), Paolo Biasci, durante un incontro con il ministro della Salute Giulia Grillo.
"Le cure primarie pediatriche sono ormai in grado di affrontare e risolvere negli studi dei pediatri di famiglia la grande maggioranza delle condizioni cliniche- aggiunge Biasci-. Cio' avviene grazie anche a percorsi assistenziali e diagnostico-terapeutici in collegamento con le strutture di secondo-terzo livello ospedaliere alle quali devono essere riservati solo gli interventi piu' complessi. Se riusciamo a rendere ancora piu' efficienti gli studi dei pediatri di famiglia possiamo favorire ulteriormente l'appropriatezza prescrittiva e ridurre le ospedalizzazioni. La pediatria di famiglia rappresenta il primo livello assistenziale, ad accesso diretto, senza liste di attesa, con presenza capillare su tutto il territorio, per ogni esigenza assistenziale ed opera nel rapporto di fiducia con le famiglie. Quest'ultimo e' l'elemento di forza irrinunciabile del sistema delle cure primarie e si realizza grazie al rapporto convenzionale. Chiediamo quindi a tutte le istituzioni, anche quelle locali, di tutelare la nostra professione cosi' da poter continuare a permetterci di assistere in modo continuativo milioni di giovanissimi italiani".
Nell'incontro tra il ministro Grillo e il presidente Biasci si e' parlato anche del futuro dell'assistenza pediatrica e quindi degli aspetti legati al ricambio generazionale e della disponibilita' di giovani specialisti pediatri. "Abbiamo molto apprezzato l'aumento del numero delle borse di studio ed in particolare quelle per la pediatria, che e' la seconda per disponibilita' di borse rispetto alle altre specialita'- sottolinea Biasci - La FIMP ritiene che sulla programmazione debba essere preso in considerazione anche il forte calo della natalita', che preoccupa molto e per il quale si auspicano interventi legislativi di supporto che siano in grado di produrre un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni. È evidente, quindi, che la programmazione dell'assistenza pediatrica debba tener conto di tutti i fattori che incidono sulle future necessita', cioe' il numero di pensionamenti, il numero di nuovi giovani pediatri, e il conseguente ridimensionamento delle strutture ospedaliere".
La riunione e' stata "positiva e sembrano esserci i presupposti per guardare ad un futuro in cui il servizio sanitario nazionale garantisca ancora equita', solidarieta' ed universalita' a bambini e adolescenti- conclude il presidente Fimp- ringraziamo il ministro Grillo per la disponibilita' e l'attenzione che dimostra alle problematiche dell'assistenza in eta' pediatrica proprio in un momento cosi' importante di programmazione di azioni concrete e necessarie, in vista del Patto per la Salute e della trattativa aperta in SISAC per il rinnovo dell'Accordo Collettivo Nazionale nel quale si stanno delineando le caratteristiche del futuro assetto organizzativo ed assistenziale".
(Red)