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Opbg Roma: "Pronto soccorso, con nuovo triage -14% accessi codice verde"
(DIRE) Roma, 16 dic. - Partira' il 7 gennaio al Pronto soccorso dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' (Opbg) di Roma la nuova proposta di codifica della gravita' degli accessi. Si passera' da un inquadramento della gravita' dei pazienti attualmente contrassegnata dai colori rosso, giallo, verde e bianco - dal piu' grave al meno grave - ad un nuovo sistema che identifica con i numeri da 1 a 5 i livelli di pericolosita'. Verra', inoltre, introdotto un ulteriore grado intermedio di rischio (il numero 3 di colore azzurro), che facilitera' ancor di piu' lo smistamento degli accessi al Pronto soccorso. A presentare la novita' alla Dire, nel corso del primo congresso unitario di pediatria del Lazio, con le sezioni regionali della Sip, Sin e Simeup, sono Rocco Stelitano, infermiere coordinatore del pronto soccorso dell'Opbg, e Sebastian Cristaldi, pediatra dell'emergenza dell'Opbg e membro della Societa' italiana di medicina emergenza urgenza pediatrica (Simeup).
I risultati della sperimentazione sono stati "importanti", afferma Stelitano. L'infermiere ha seguito la messa in opera del nuovo codice numerico, durata due mesi e partita ad agosto 2017, su 6.215 pazienti di 10 strutture ospedaliere del Lazio (pari all'8% degli accessi in 2 mesi). In particolare, sul campione di 1.100 bambini dell'Opbg "si e' vista una riduzione del 14% degli accessi per codice verde- spiega Stelitano- quindi la media, che si attestava intorno al 56,8%, si e' abbassata notevolmente arrivando al 42,9%. A livello regionale, invece, si e' abbassata dal 56% al 44%".
La sperimentazione e' partita dopo un duro lavoro realizzato da un gruppo pediatrico che ha sviluppato, corretto ed elaborato le nuove schede del triage. In sostanza in quei due mesi e' stato effettuato un doppio triage: "Il paziente che arrivava in pronto soccorso veniva codificato con il vecchio codice colore- racconta Stelitano- poi l'operatore interpellava le nuove schede triage modello Lazio e ricodificava il paziente con il nuovo triage (basato sul codice numerico). Questi dati venivano infine conglobati nei database statistici e inviati alla Regione per l'analisi statistica unita ai feedback degli operatori. La riduzione degli accessi con il codice verde e' dovuta- spiega Stelitano- al fatto che una parte di questi codici verdi e' convogliata nel nuovo codice colore 3 (ossia l'azzurro), ma soprattutto i codici di alta priorita' di accesso, come quello giallo sostituito dal nuovo numero 2, si sono ridotti in modo percentuale cosi' come i tempi di attesa per questo codice. Il sistema ha permesso, quindi, una individuazione precoce dei bambini a rischio riducendo le probabilita' di errore".
La parola triage deriva dal termine francese trier (cernita, smistamento) e rappresenta una tra le molteplici competenze dell'infermiere che lavora in pronto soccorso, che consiste in una rapida valutazione della condizione clinica dei pazienti e del loro rischio evolutivo attraverso l'utilizzo di una scala di codici (colore o numerici), volta a definire la priorita' di trattamento. Questo nuovo triage, tuttavia, non affronta la questione del sovraffollamento. "È un discorso diverso- chiarisce subito alla Dire Sebastian Cristaldi- perche' il triage serve ad identificare la gravita' del paziente che arriva, poi che siano 1 o 100 i bambini che arrivano al pronto soccorso il discorso sul triage non cambia. L'inserimento di un codice in piu' permettera' certamente di identificare meglio i pazienti piu' fragili con una gravita' intermedia- aggiunge l'esponente della Simeup- e quindi di ottimizzare l'attivita' del pronto soccorso e il percorso del paziente nell'utilizzo della struttura". Per affrontare, invece, le criticita' che determinano il sovraffollamento "ci vuole una progettualita' che ci aiuti a migliorare la comunicazione tra ospedali e territori, e ad incentivare un sistema hub and spoke. L'ospedale periferico dovrebbe fare riferimento a un ospedale centrale, ad un ospedale di livello superiore, per migliorare la gestione del malato e poi riprenderlo. Si puo', inoltre, cercare di disincentivare i frequentatori abituali del pronto soccorso, ovvero quelle famiglie che non si rivolgono al pediatra sul territorio ma che accedono direttamente in ospedale". Son tanti, insomma, gli aspetti che secondo Cristaldi "vanno gestiti, coordinati e organizzati per cercare di avere come risultato l'utilizzo della struttura dalle persone che ne hanno realmente bisogno".
Sul trasporto e la rete dell'emergenza che manca nel Lazio, infine, il medico della Simeup conclude: "Negli anni si sono avute diverse proposte ma non si sono mai rivelate adeguate.
Continuiamo a lavorare per trovare punti comuni e gestire al meglio la situazione".
(Rac/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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