Roma, 12 dic. - Al 2025 in Europa il mercato della 'digital health' - che comprende tutti i nuovi prodotti e servizi per la cura della persona completamente digitalizzati - raggiungera' un market share dell'8% con un valore economico stimato in 155 miliardi di euro. Questo il risultato della ricerca condotta dalla societa' di consulenza strategica Roland Berger su 400 esperti internazionali, per l'80% europei.
"Obiettivo- si legge in una nota- fare il punto sul ruolo della digitalizzazione nello sviluppo dell'industria dell'healthcare. Le interviste hanno coinvolto pazienti, medici e dirigenti ospedalieri, ma anche compagnie assicurative, industrie farmaceutiche ed esperti di ingegneria medica. Lo studio 'Future of health. An industry goes digital - faster than expected' evidenzia i cambiamenti previsti per i prossimi 6 anni: dal ruolo dell'IA agli investimenti dei colossi dell'hi-tech. E tutti ambiscono ad ottenere una fetta della nuova digital health".
INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL CENTRO - Secondo la ricerca condotta da Roland Berger le aree sulle quali l'IA avra' un peso importante sono il monitoraggio digitale, la prevenzione e la diagnosi. Con un dato su tutti: il 20% delle prestazioni medico-sanitarie potrebbero essere sostituite dall'IA entro il 2025. Solo per questo segmento, Roland Berger prevede un valore di 16 miliardi di euro al 2025. Non solo. Per quanto riguarda l'applicazione dell'IA sui trattamenti somministrati ai pazienti, si prevede che il 30% sara' abbinato ad una terapia completamente tailor-made, mentre il 40% sara' supportato dai cosiddetti 'digital twins', modelli virtuali prodotti sulla base del Dna del paziente stesso, utili a testare le terapie prima di applicarle direttamente sulla persona. Una vera rivoluzione.
Antonio Maresca, Principal di Roland Berger, commenta: "I cambiamenti previsti nel settore healthcare sono epocali. Da un lato, le aziende ospedaliere si trovano a volere / dovere intercettare quote sempre crescenti di ricavi realizzati grazie alle diagnosi e alle terapie digitali; dall'altro, le societa' farmaceutiche vedono un potenziale nel poter monitorare in tempo reale gli studi clinici e dare un riscontro massivo circa l'efficacia dei propri farmaci. Se e' vero che alcune delle pratiche piu' innovative arriveranno a pieno regime solo tra qualche anno, e' altrettanto vero che il cambiamento e' gia' in essere. A testimoniarlo le tante recenti iniziative di digital health messe a segno a livello mondo".
I NUOVI PROTAGONISTI Il 61% degli intervistati nella ricerca condotta da Roland Berger sostiene che i tech-giants, a partire da Google ed Apple, saranno parte integrante dell'intero sistema dell'healthcare. Tanto piu' che c'e' gia' chi e' in prima linea. Come dimostra l'Amazon Care Health Program, una vera e propria clinica virtuale dedicata ai dipendenti Amazon e alle loro famiglie in grado di effettuare diagnosi da remoto e programmare visite mediche direttamente a domicilio. L'80% dei partecipanti alla ricerca crede tuttavia che le compagnie assicurative saranno le vere protagoniste. Tutto grazie alle offerte di servizi di diagnosi digitale e supporto terapeutico offerto ai propri iscritti. Inoltre, per 7 intervistati su 10, la digitalizzazione creera' nuovi parametri di comunicazione tra assicurato e assicuratore. Per poter accedere ad una riduzione del premio, i primi forniranno spontaneamente i dati sul proprio stato di salute alle compagnie assicurative tramite applicazioni e supporti studiati ad hoc. In questo gli USA sono pionieri: la compagnia Vitality Health offre premi agevolati agli assicurati che dimostrano, tramite i dati forniti dal cliente e analizzati dalla societa', di vivere seguendo un 'healthy lifestyle'.
Andrea Bassanino, Partner di Roland Berger, interviene: "La distribuzione delle quote di mercato tra le diverse categorie di player attesa al 2025 e' tutt'altro che scontata. In ogni caso si assistera' al superamento dei confini netti ad esempio tra assicurazioni, big dell'hi-tech, ospedali e aziende farmaceutiche. La competizione avra' sempre piu' la forma della 'coo-petition', dove le collaborazioni stabili, le partnership, le joint-venture e le piattaforme tecnologiche collaborative avranno un ruolo sempre piu' centrale. E permetteranno di razionalizzare gli investimenti e di creare offerte innovative. La ricerca stessa fara' un salto quantico, grazie all'apporto e alla condivisione di una mole enorme di dati".
LA RICETTA ROLAND BERGER - Districarsi in un mercato mutevole come quello dell'healthcare puo' diventare complesso. Ecco perche' Roland Berger fornisce una roadmap per i player che vogliono implementare la digital trasformation. Provider e compagnie assicurative del settore devono essere flessibili e veloci, ma soprattutto tenere sempre al centro le necessita' del cliente, ed essere quindi user-centric. Proprio per permettere ai singoli operatori di adattarsi al meglio al contesto di riferimento e' stata introdotta una normativa specifica in Germania, il Digital Healthcare Provision Act (Dvg), che incentiva le compagnie assicurative a investire in start-up e a collaborare con societa' informatiche, per ottenere un vantaggio competitivo cruciale. I player, sia pubblici sia privati, che si muovono nel settore dell'assistenza sanitaria si trovano davanti a un bivio: cavalcare l'onda della digital revolution oppure essere spazzati via.
Andrea Bassanino, Partner di Roland Berger, conclude: "La reale capacita' di mettere a terra l'attitudine al cambiamento e di creare le condizioni per innovare in maniera radicale, attraverso logiche di rete e di ecosistema, rappresenteranno elementi chiave per consentire agli operatori di cogliere pienamente e prima di altri le opportunita' che una completa riconfigurazione del settore potra' garantire ad alcuni e negare a molti".
(Comunicati)