Roma, 6 dic. - "Abbiamo fortemente apprezzato gli interventi annunciati dal Ministro Speranza questa mattina ad Agora': si moltiplica per sei volte la possibilita' aggiuntiva di spesa che le Regioni avranno per investire sul personale sanitario. Non solo: migliorare il trattamento economico dei medici, attualmente il peggiore d'Europa. E poi, aumentare, come promesso, le borse di studio degli specialisti. Questa e' finalmente la ricetta giusta per migliorare l'efficacia del nostro Servizio Sanitario Nazionale, che si fonda sulle competenze dei suoi professionisti, e per renderlo attrattivo nei confronti dei medici, prevenendo le fughe verso l'estero e verso il privato". Cosi' il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commenta l'intervista rilasciata questa mattina ad Agora' (Raitre) dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Argomento: le previsioni della Manovra in tema di sanita'.
"Quanto affermato dal Ministro e' tanto piu' importante se inquadrato in un contesto che vede i medici italiani del Servizio sanitario pubblico vantare con lo Stato un credito di un miliardo di euro l'anno dovuto al blocco del turnover, che si va a sommare ai 500 milioni, sempre all'anno, che monetizzano gli straordinari non retribuiti, perche' oltre il tetto massimo di quelli regolamentati- continua- In uno scenario che ha visto in poco piu' di dieci anni, come recentemente ricordato dal Sindacato Anaao-Assomed, il taglio di 46mila professionisti tra medici, dirigenti sanitari e infermieri. In un quadro, infine che, come rilevato ieri dal Centro Studio della Fnopi, la Federazione degli Ordini degli Infermieri, ha visto gli stessi professionisti perdere drammaticamente il loro potere d'acquisto, con un picco di 6500 euro l'anno in meno per i medici; un gap che neppure gli aumenti proposti nel nuovo contratto riusciranno a colmare.
Risultato: condizioni di lavoro al limite del sopportabile, con turni massacranti, impossibilita' di fruire dei giorni di ferie. E, di conseguenza, l'instaurarsi del pericolosissimo circolo vizioso tra disfunzioni organizzative, burn-out del personale e aggressioni fisiche e verbali da parte degli utenti. Tutti presupposti che hanno spinto i professionisti ad abbandonare il nostro Servizio Sanitario Nazionale".
Continua il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli: "Investire sul capitale umano, come ha ben compreso il Ministro, non significa solo assumere di piu'. Significa anche compensare in maniera equa le prestazioni, aggiornando gli stipendi non soltanto in meri termini di adeguamento all'inflazione. Ma significa, anche e soprattutto, valorizzare le competenze, ognuna per la propria specificita': quindi, non certo trasferire a professionisti meno retribuiti compiti che non spettano loro per formazione ne' per scelta di percorso; bensi' specializzare e affinare- per poi, anche qui, equamente compensare- le diverse competenze che gia' la Legge affida ad ogni professione. Su quali siano quelle delegate alla Professione Medica, parla chiaro il nostro Codice di Deontologia, che proprio all'inizio, all'articolo 3, dopo aver sancito i doveri del Medico, specifica: Al fine di tutelare la salute individuale e collettiva, il medico esercita attivita' basate sulle competenze, specifiche ed esclusive, previste negli obiettivi formativi degli Ordinamenti didattici dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria, integrate e ampliate dallo sviluppo delle conoscenze in medicina, delle abilita' tecniche e non tecniche connesse alla pratica professionale, delle innovazioni organizzative e gestionali in sanita', dell'insegnamento e della ricerca. La diagnosi a fini preventivi, terapeutici e riabilitativi e' una diretta, esclusiva e non delegabile competenza del medico e impegna la sua autonomia e responsabilita'. Tali attivita', legittimate dall'abilitazione dello Stato e dall'iscrizione agli Ordini professionali nei rispettivi Albi, sono altresi' definite dal Codice. È proprio affidandoci alla Costituzione, alla Legge in generale e al Codice che, siamo convinti, riusciremo, tutti insieme, a uscire dall'impasse che ha coinvolto il nostro Servizio Sanitario nazionale e a meritarci sempre piu' quell'altissima fiducia che- come ribadito ancora nell'ultimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese presentato oggi dal Censis- i cittadini ci riservano, come Medici di famiglia e Ospedalieri. Una fiducia che ringraziamo il Ministro di voler valorizzare e rafforzare", conclude Anelli.
(Comunicati)