(DIRE) Roma, 4 set. - Individuare i fattori psicosociali e le patologie da stress causate dal lavoro, per migliorare il sistema azienda. E' l'obiettivo del Commissario straordinario della Asl Roma 5, Giuseppe Quintavalle, che ha reso operativo un gruppo di esperti che hanno gia' dato prova di se' e realizzato un certo numero di successi in altre realta' aziendali. L'iniziativa, annunciata a maggio, sta entrando nel vivo.
IL TEAM DI ESPERTI. Il progetto integrato sulla sicurezza sara' coordinato dall'ingegner Costantino Perconti responsabile del servizio di prevenzione e protezione Aziendale, dal dr. Enzo Cordaro esperto di strategie per la definizione di analisi dei processi organizzativi e per la esplicitazione di modelli sul benessere organizzativo e dal dr. Nicola Magnavita in qualita' di medico del lavoro e coordinatore dei medici competenti.
Integrare queste tre competenze vuol dire cercare di realizzare una visione sistemica che sia in grado di integrare la dimensione strutturale dell'organizzazione con la dimensione psicosociale delle persone che abitano l'organizzazione e infine con la dimensione sanitaria soggettiva di ogni singolo lavoratore. Il benessere organizzativo non puo' essere realizzato in pieno se la dimensione strutturale dell'organizzazione non riesce a dare il minimo di qualita', e se non si realizza il massino possibile del benessere organizzativo si corre il rischio di aumentare il disagio individuale e le possibili condizioni di malessere che si riverseranno sulla sorveglianza sanitaria. Gli esperti affermano che "solo una visione corale puo' contribuire a dare la forza necessaria per un cambio di passo che possa costruire il cambiamento e predisporre il miglioramento".
GLI INCONTRI. Il progetto del sistema integrato sulla sicurezza e' gia' iniziato ad essere operativo definendo un calendario d'incontri con i direttori dei servizi, i coordinatori e le posizioni organizzative, riunioni organizzate per Presidi Ospedalieri e Territoriali, e sia formando un gruppo di operatori che coadiuveranno l'operato dei tre professionisti. Gli incontri con i Dirigenti sono iniziati gia' nel periodo caldo delle ferie estive ed ha coinvolto i dirigenti dell'Ospedale di Tivoli.
L'incontro ha avuto come scopo quello di informare del progetto, dei suoi tempi e modi di attuazione, ma anche e soprattutto quello di recepire dai partecipanti la complessita' dei problemi di cui soffrono nel loro impegno quotidiano. Quindi lo scopo non si esaurisce col dare l'informazione ma anche nel riceverla per comprendere la situazione, la sua complessita' e su questo iniziare a conoscere la realta' con "gli occhi e la voce" di chi la vive e in alcuni casi la soffre.
IL PRIMO INCONTRO. Questo primo incontro e' stata una "chiacchierata complessa e articolata" che pero' ha raggiunto l'obiettivo che si erano prefissarti gli organizzatori: "conoscere, farsi conoscere e definire un modello partecipato e condiviso in merito ai problemi della sicurezza e del benessere aziendale". Certo nessuno ha la bacchetta magica e nessuno pensa che si possano risolvere problemi storici spesso costosi nella loro realizzazione e che da sempre rappresentato dei nodi complessi, ma gli esperti sono convinti che condividere le problematicita' riuscire a discutere in modo corale dei problemi, possa portare ad una possibilita' maggiore per la definizione delle strategie di breve, di medio o di lungo termine miranti a risolvere e/o migliorare le complessita'. Il secondo degli obiettivi si sta definendo anche grazie alla disponibilita' della dr.ssa Carboni Direttore del Dipartimento delle professioni sanitarie, la quale ha messo a disposizione un gruppo di operatori gia' sensibili al problema della sicurezza dei luoghi di lavoro per un corso di formazione in grado di portarli ad essere fondamentali nella costruzione del sistema integrato sulla sicurezza, dando il loro contributo fattivo per la sua realizzazione.
LE RIUNIONI A SETTEMBRE. A settembre saranno messe in calendario le riunioni organizzate per Presidi Ospedalieri e Territoriali e sara' completato il corso di formazione del gruppo di supporto; questo permettera' di iniziare gradualmente a rendere operativi gli interventi. Uno dei primi interventi si caratterizzera' con l'analizzare e con il valutare le dimensioni psicosociali dei processi organizzativi con sistemi certificati, validi e riconosciuti, a creare momenti formativi e spazi di ascolto riferiti sia al singolo soggetto e sia a gruppi, e a curare in modo particolare l'informazione e la formazione del personale.
IL PROGETTO: LE FASI. 1) Rilevazione del modello psicosociale che influenza la vita nei diversi presidi sanitarie attraverso la formazione dei formatori e la contestuale somministrazione di questionari. Lo scopo dell'indagine e' quello di penetrare la conoscenza dei modelli comportamentali dei gruppi operativi.
L'analisi riguardera' ogni singola struttura; 2) Definizione moduli formativi specifici per presidio e/o servizio con lo scopo di rimuovere e/o modificare le disfunzioni organizzative.
L'obiettivo ultimo risulta quello di prevenire il disagio da lavoro e di porre le singole strutture analizzate in grado di creare adeguati spazi vitali maggiormente funzionali all'operativita'.
(Wel/Dire)