Roma, 28 nov. - L'offerta della vaccinazione antinfluenzale gratuita per i donatori di sangue e' stata attivata da tutte le Regioni e viene erogata con diverse modalita'; alcune hanno scelto i medici di base mentre in altre il vaccino si somministra direttamente nei servizi trasfusionali. Lo afferma una survey condotta dal Centro Nazionale Sangue attraverso le Strutture Regionali di Coordinamento per le attivita' trasfusionali (Src). Lo comunica in una nota l'Istituto Superiore di Sanita'.
Secondo le risposte ottenute dal Cns in tutte le Regioni e le province autonome i donatori di sangue possono vaccinarsi gratuitamente come previsto dalla circolare ministeriale emanata lo scorso maggio, che ha aggiunto questa categoria a quelle 'classiche' come donne in gravidanza, anziani e malati cronici. La principale modalita' di erogazione e' risultata il medico di base (scelta da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia, Umbria, Marche, Sardegna, Sicilia, Calabria, Lazio, Molise, Abruzzo, Toscana, Campania), insieme agli ambulatori vaccinali delle Asl (modalita' prevista da Veneto, Val d'Aosta, Basilicata, province di Trento e Bolzano, Toscana, Umbria, Sicilia, Calabria, Lazio, Abruzzo e Campania). In Val d'Aosta, Emilia Romagna e Liguria e' possibile vaccinarsi anche direttamente nei servizi trasfusionali. In tutte le Regioni e' necessario presentare un documento che attesti l'iscrizione ad una associazione di donatori o un certificato di avvenuta donazione. Dopo la somministrazione del vaccino i donatori dovranno attendere 48 ore prima di poter effettuare una donazione.
L'iniziativa, spiega il direttore generale del Cns Giancarlo Maria Liumbruno, ha anche lo scopo di limitare le carenze che si verificano di solito in corrispondenza del picco influenzale. "Le carenze all'inizio dell'anno non sono una novita'- afferma Liumbruno- se da una parte serve una migliore e puntuale programmazione della chiamata dei donatori per effettuare le donazioni da parte delle associazioni e federazioni del volontariato del sangue, il problema dell'epidemia influenzale, che proprio a gennaio-febbraio raggiunge il suo picco, non puo' essere trascurato. Per questo insieme al volontariato ci siamo attivati per far inserire i donatori tra le categorie a cui viene offerta la vaccinazione. Ora che il servizio e' attivo su tutto il territorio nazionale auspichiamo un'adesione massiccia da parte dei donatori".
(Wel/ Dire)