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L'ipertensione possibile causa di disfunzione erettile, gli esperti: "Maggiore attenzione pressione alta"
Roma, 22 nov. - Tieni alta la guardia, non la pressione: migliora il tuo 'stile' conducendo una vita di qualita' (alimentazione sana, attivita' fisica, controlli periodici) e darai piu' salute anche alla vita intima, prevenendo in particolare il rischio di disfunzione erettile (DE). Finiti i 'bagordi' estivi tra cibo in eccesso, alcol e fumo, e' ora di rimettersi in riga e di abbassare la pressione. Quest'ultima e', infatti, in forte espansione, secondo numerosi studi pubblicati in questi anni nel mondo. Un recente studio americano (pubblicato su Current Opinion Nephrology Hypertension) ha stimato un raddoppio dei casi entro il 2050. Dagli attuali 150 milioni nel mondo (di cui 30 milioni in America e 3 milioni solo in Italia) a oltre 322 milioni di diagnosi entro il 2050, a danno del 50% dei maschi tra i 40 e i 70 anni. Il complice destinato a fare da palo alla disfunzione erettile e' la pressione alta (ipertensione). A rischio sessualita' c'e', dunque, il 33% di italiani ipertesi (dato della SIIA, Societa' Italiana di Ipertensione Arteriosa). DE e ipertensione sembrano, infatti, legate da un rapporto di 'dipendenza': a confermalo e' uno studio dell'Ospedale di Atene e Patras, che dimostra come il rischio impotenza in pazienti ipertesi e' doppio, rispetto a maschi con una pressione normale, con possibilita' di manifestazioni anche in grado severo.
Diagnosticare tempestivamente la disfunzione erettile e' dunque un mezzo 'efficace' non solo per proteggere la salute sessuale, ma anche per 'smascherare' patologie cardiovascolari e delle arterie coronariche asintomatiche. Alla luce di questi numeri, gli esperti della SIU, la Societa' Italiana di Urologia, lanciano l'allarme: pochi maschi italiani fanno corretta prevenzione, invece facile e possibile: infatti, ancora prima di agire farmacologicamente e' fondamentale migliorare il proprio stile di vita: riducendo peso e fumo, controllando il diabete, monitorando la pressione e praticando regolare attivita' fisica, in maschi di eta' superiore ai 40 anni, in assenza di comorbidita' riconosciute, e' possibile prevenire il rischio di disfunzione erettile o comunque ridurre disfunzioni sessuali anche di altra causa.
"La pressione alta - spiega Vincenzo Mirone, direttore del dipartimento di urologia all'Universita' Federico II di Napoli e responsabile comunicazione della Societa' Italiana di Urologia - oltre a rappresentare un fattore di rischio importante per i disturbi di natura cardiovascolare, come ictus e infarto, puo' compromettere anche la salute sessuale e la qualita' della vita intima, rendendosi complice dell'insorgenza della disfunzione erettile. La motivazione del fenomeno si associa al fatto che il sangue, rallentato dalla pressione alta, non fluisce in maniera fluida e omogenea nell'organo, impedendo la perfetta dilatazione di vene e arterie con implicazioni sensibili anche a carico della prestazione sessuale e di un rapporto intimo soddisfacente. Il problema puo' inoltre essere gravato dal fatto che in maschi ipertesi i livelli di testosterone, l'ormone sessuale maschile sono sensibilmente piu' bassi, raddoppiando cosi' il rischio di prestazioni poco gratificanti".
La prima azione per abbassare la pressione, a favore di un miglioramento anche dell'efficienza sessuale e della riduzione del rischio di DE, e' di 'stile': prevede cioe' una correzione dei comportamenti e abitudini del viver (mal)sano che si sono assunti e perpetrati nel tempo. "Occorre fare innanzitutto attenzione alla dieta - aggiunge l'esperto - riducendo l'apporto di sale (un fattore di rischio per la pressione alta), limitando i cibi grassi e rincarando alimenti naturali come frutta, verdura e ortaggi". Alla dieta sana deve associarsi una vita attiva: nuoto, atletica leggera, corsa sono fra gli sport piu' salutari per la vita (anche) intima maschile, da praticare ogni giorno, con intensita' moderata. "Non ultimo - conclude il prof.
Mirone - vanno eliminati fumo, alcool (o comunque va ridotto al minimo anche ai pasti) e stress: tutte cause che contribuiscono a 'chiudere' le vene e ad alzare la pressione. Un intervento correttivo sullo stile di vita, specie nelle forme di DE piu' lievi, potrebbe essere terapeutico a tal punto da sostituirsi alla terapia farmacologica mirata o, in altri casi, supportare efficacemente l'azione della 'pillola blu' con un sensibile miglioramento del problema funzionale e pieno soddisfacimento del maschio e della coppia".
(Wel/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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