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Ictus, 150.000 casi/anno: convegno a Roma su prevenzione e riabilitazone
(DIRE) Roma, 7 nov. - Quante probabilita' ha una persona colpita da cerebrolesione di ritornare alla propria attivita' lavorativa? Quali sono i tempi e i principali ostacoli del suo reinserimento professionale? Numerosi i quesiti che sono emersi nel corso del convegno 'Ictus: fattori di rischio, prevenzione e riabilitazione', organizzato a Roma dalla Fondazione Santa Lucia Irccs e da Inail.
Un aspetto centrale, quello del reinserimento lavorativo, se si calcola per esempio che l'ictus, tra le principali cause di danni cerebrali, registra in Italia 150.000 nuovi casi ogni anno e si avvicina ormai alla soglia del milione il numero di persone che nel nostro Paese convivono con disabilita' conseguenti a questa patologia.
I numeri del fenomeno sono stati presentati da Stefano Paolucci, Direttore di Unita' di Neuroriabilitazione presso l'Irccs Santa Lucia, che comparando i risultati di oltre 50 studi scientifici condotti in tutto il mondo negli ultimi dieci anni, ha potuto rilevare alcuni fattori di ostacolo che emergono con sufficiente chiarezza nonostante una parziale variabilita' dei dati raccolti nei diversi campioni osservati.
Il reinserimento professionale di persone colpite da ictus registra come prevedibile un forte divario nel caso di danno cerebrale severo (il 20 % rientra al lavoro gia' entro l'anno) al confronto con un danno cerebrale di bassa o media entita' (il 71,9 % rientra al lavoro entro l'anno). "Tra gli ostacoli piu' rilevanti- ha spiegato Paolucci- ci sono le disabilita' cognitive, innanzitutto i difetti di attenzione e la perdita dell'uso del linguaggio provocato dall'afasia, ovvero deficit tipicamente presenti nei casi di ictus con danno cerebrale esteso. Influisce anche la depressione, altro fenomeno tipico per questa tipologia di pazienti, ma in modo non altrettanto decisivo".
Le possibilita' di tornare al lavoro sono tre volte superiori per i professionisti con un livello di scolarizzazione piu' alto e un'attivita' lavorativa piu' intellettuale, rispetto a persone che svolgono professioni manuali, secondo i risultati di uno studio condotto tra gli altri da Harvard Medical School e Yale Medical School, pubblicato nel 2016 sull'European Journal of Neurology. Da uno studio completato sempre nel 2016 in Corea del Sud su 933 casi di ictus rileverebbe che sotto la soglia dei 65 anni sono il 70,2 % degli uomini contro il 48,3 % delle donne a ritrovare la strada verso il lavoro.
"Non si puo' semplificare, perche' molti fattori extra lavorativi, legati a stato di salute e stili di vita, possono provocare l'ictus- ha spiegato nel suo intervento il professor Carlo Serrati, direttore dell'Unita' Operativa di Neurologia dell'ospedale San Martino Irccs di Genova- In ambito lavorativo tuttavia un fattore di rischio e' sicuramente lo stress, inteso non in modo generico ma nella sua accezione piu' strettamente medica. Qui le persone piu' esposte sono quelle che conducono un lavoro ad alta domanda e basso controllo. Sono persone esposte a moltissime sollecitazioni senza la possibilita' di decidere e selezionare quello che si puo' e non si puo' fare".
Il mondo del lavoro dei prossimi vent'anni, in cui andra' a inserirsi ogni attivita' di prevenzione e di reinserimento professionale sara' peraltro un universo che gia' oggi sta cambiando e che il sociologo Domenico De Masi ha tratteggiato nel corso del Convegno come destinato a divenire sempre piu' intellettuale e meno fisico, sempre piu' destrutturato nei tempi e nei luoghi, e sempre piu' legato a motivazione e creativita' personale in termini di successo e produttivita'.
"Il filo rosso della giornata odierna e' il tema del lavoro- ha commentato il direttore generale dell'Irccs Santa Lucia, Edoardo Alesse- da un lato il costante impegno di medici e ricercatori che operano quotidianamente all'interno del nostro IRCCS con l'obiettivo di raggiungere nuovi traguardi per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle patologie neurologiche. Dall'altro Il tema del ritorno al lavoro per i pazienti, che e' fondamentale per restituire loro autonomia e qualita' di vita. È importante che il convegno sia stato realizzato con Inail, un soggetto istituzionale di particolare prestigio e competenza nel momento in cui si parla del rapporto tra disabilita' e lavoro".
(Wel/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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