(DIRE) Roma, 6 nov. - Sono iniziati a Roma i lavori del simposio scientifico, co-organizzato dall'Agenzia Mondiale Antidoping (World Anti-Doping Agency, Wada) e dalla Federazione Medico Sportiva Italiana (Fmsi). All'Hotel Parco dei Principi si sono ritrovati i massimi esperti mondiali per discutere le strategie di controllo antidoping basate sul passaporto biologico dell'atleta (Athlete Biological Passport, Abp).
Tra le autorita' che hanno portato il proprio saluto di benvenuto ai 250 delegati provenienti da oltre 70 nazioni, il Presidente del Coni, Giovanni Malago', il Direttore Generale per la Ricerca del Ministero della Salute, Giovanni Leonardi, e il Presidente di Nado Italia, l'organizzazione nazionale antidoping, Leonardo Gallitelli. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti, sebbene non sia potuto intervenire per impegni istituzionali, ha tenuto a salutare questo prestigioso consesso, indirizzando un proprio messaggio al Presidente della Wada Craig Reedie e al Presidente della Fmsi Maurizio Casasco.
Nel corso del suo intervento con cui ha aperto i lavori, il Presidente Casasco ha espresso "grande soddisfazione personale per ospitare qui in Italia, ancora una volta, la Wada. La decisione di selezionare la Federazione Medico Sportiva Italiana come unico partner per l'organizzazione di questo importante evento scientifico- ha detto- e' una testimonianza della credibilita' e dell'indipendenza della Fmsi, i cui valori si basano su un codice etico molto forte. Lavoriamo in completa sinergia con tutte le Istituzioni coinvolte per la lotta al doping: una lotta che abbiamo sempre condotto con impegno, rigore e responsabilita', in difesa dei valori piu' importanti del Movimento Olimpico, che sono anche quelli della Wada. Credo davvero- ha aggiunto Casasco- che la credibilita' della nostra Federazione sia dimostrata anche dal lavoro del suo laboratorio antidoping, l'unico in Italia accreditato dalla Wada, che celebra quest'anno il ventesimo anniversario del suo ritorno alle attivita'".
L'idea base del convegno, che si concludera' domani (mercoledi') alle 13 con una conferenza stampa, e' quella di concentrare, per la prima volta in un unico evento scientifico, le competenze di tutti i soggetti coinvolti nelle diverse aree in cui si articola l'Abp. "L'obiettivo che ci siamo prefissi- ha spiegato i direttore scientifico della Wada, Olivier Rabin- e' quello di armonizzare le analisi di tutti i Paesi in tutti i laboratori. Il passaporto biologico e' partito con l'ematocrito, per poi passare allo profilo steroideo dell'atleta e ora si sta lavorando all'aspetto endocrinologico che contiamo di mettere a punto nel 2019".
"Il passaporto biologico e' una realta' molto importante- ha precisato Casasco- undici Paesi gia' ne rispettano gli standard e dodici si appoggiano al Laboratorio Fmsi per le analisi. La ricerca e' molto impegnativa, ma altrettanto importante in questa battaglia al doping che condividiamo con la Wada".
Presenti al convegno, fra gli altri, anche il Presidente della Federazione Internazionale di Medicina dello Sport, nonche' Presidente del Comitato Scientifico Fmsi, Fabio Pigozzi, il Capo di Gabinetto del Ministro della Salute, Guido Carpani, il Comandante dei Nas Generale Adelmo Lusi, il Direttore del Laboratorio Antidoping, Francesco Botre'.
(Wel/ Dire)