(DIRE) Roma, 26 mar. - È italiano l'urologo premiato quest'anno con la Willy Gregoir Medal, la piu' alta onorificenza internazionale conferita dalla Societa' Europea di Urologia. Ogni anno, in occasione del congresso viene infatti conferita all'Urologo che si e' piu' distinto per il significativo contributo nello sviluppo della disciplina a livello internazionale.
Quest'anno e' stato premiato - al congresso EAU che si e' concluso recentemente a Copenaghen - Vincenzo Mirone, Ordinario di Urologia presso l'Universita' di Napoli Federico II. La Willy Gregoir Medal e' stata istituita nel 1988 e tra i vincitori vi sono i nomi piu' illustri dell'urologia europea. Inglesi, tedeschi, francesi, austriaci, spagnoli ed italiani. Proprio l'Italia e' riuscita a conquistarla ben due volte in tre anni.
Nel 2016 e' stato premiato Walter Artibani (direttore del dipartimento di Urologia all'Universita' di Verona e attuale Segretario Generale della Siu) e quest'anno, appunto, Vincenzo Mirone.
"Questa medaglia - racconta Mirone - non e' un premio qualsiasi, ma e', per un urologo, il premio vero, quello che racconta il lavoro di una vita di uno specialista. Non un solo risultato, ma una intera storia professionale. L'orgoglio, inoltre, non e' solo mio ma italiano. Perche' e' l'urologia italiana che, dal 1988 a oggi, in 30 anni, ha ottenuto piu' medaglie di tutti in ambito europeo: ben cinque, come solo Francia e Gran Bretagna hanno ottenuto. E due in questi ultimi tre anni. Cio' significa che il nostro Paese e' stato e resta uno straordinario serbatoio di ricerca, di scienza, di passione per lo studio della medicina. L'impegno dell'urologia italiana, quindi della SIU, la Societa' Italiana di Urologia, e' di mantenere altissimo il livello di formazione e di studio, per far si che il futuro possa essere anche piu' forte di oggi. Perche' questa forza alla fine, finisce al servizio del paziente".
Mirone e' anche direttore della Scuola di Specializzazione in urologia all'Universita' Federico II di Napoli, e' stato il fondatore del "Centro di ricerca interdipartimentale per la medicina sessuale preclinica e clinica" (Cirms), e' autore di oltre 380 pubblicazioni e libri, vincitore di numerosi premi nazionali ed internazionali. È tra i fondatori del Centro interdipartimentale di chirurgia robotica (Icaros - Interdipartimental Centre for Advances in RObotic Surgery) e direttore del Centro di Chirurgia Robotica Multidisciplinare sotto la cui guida sono stati eseguiti oltre 300 interventi chirurgici con tecnica mini invasiva.
A livello istituzionale e' stato presidente della Societa' Italiana di Andrologia dal 1999 al 2002, quindi presidente della Societa' Italiana di Urologia (Siu) dal 2006 al 2009 e poi Segretario Generale dal 2009 al 2017. Ora e' responsabile dell'Ufficio Risorse e Comunicazione sempre della Siu. Nel gennaio 2011 ha istituito la Fondazione Pro Onlus, con lo scopo specifico di promuovere la prevenzione e la ricerca scientifica e clinica nel settore delle malattie oncologiche, in particolare dei tumori urogenitali dell'uomo. A livello europeo e' oggi a capo del Programma Europeo per l'assegnazione di borse di studio per la ricerca in Urologia (Eusp) ed e' membro dell'Accademia degli Urologi Europei (Aaeu).
(Wel/ Dire)