Roma, 21 mar. - Quattordici Regioni debitrici. Solo sette creditrici oltre al Bambino Gesu' e all'Associazione dei cavalieri italiani del Sovrano militare Ordine di Malta (ACISMOM). In tutto un giro di oltre 4,6 miliardi legati alla mobilita' sanitaria interregionale.
Leggendo la tabella complessiva della mobilita', chi deve di piu' e' la Calabria che raggiunge un saldo negativo di oltre 319 milioni, seguita dalla Campania con piu' di 302 milioni e dal Lazio con oltre 289 milioni. Chi guadagna di piu' e' la Lombardia che deve incassare oltre 808,6 milioni. Al secondo posto c'e' l'Emilia Romagna con quasi 358 milioni e terza e' il Veneto con 161,5 milioni circa da avere.
Bilanci positivi ovviamente per Bambino Gesu' e Ordine di Malta e qualche aiuto che sul totale arriva dalle rateizzazioni previste per gli anni precedenti.
Queste somme saranno quelle che comporranno la colonna della mobilita' sanitaria nel riparto 2018, concordato dai governatori per 110,132 miliardi circa a febbraio, ma che deve ancora essere formalizzato in Conferenza Stato-Regioni.
La Commissione salute delle Regioni ha raggiunto un accordo sulla compensazione della mobilita' sanitaria (in cui oltre ai viaggi in cerca di cure milgiori o alle cure casuali in altre Regioni sono compresi anche gli interventi interregionali per le cellule staminali, la plasmaderivazione, gli emocomponenti, i residui manicominali, gli hanseniani e i disabili cronici ) che deve ora essere formalizzata in Conferenza dei presidenti, che si basa su alcuni presupposti.
Nel riparto 2018 andranno riportate le ricadute di: - acconto 2018 sulla base della matrice di scambio 2016; - saldi tra acconto entrato nel riparto 2016 (dati 2013) ed effettivi dati scambi per il 2016; - accordo sulle dinamiche di aumento 2016: per quanto riguarda gli aumenti di fatturato per attivita' ospedaliera registrati nel 2016, che hanno riguardato il solo settore privato (il settore pubblico e' sostanzialmente stabile nella propria produzione ospedaliera complessiva), le Regioni hanno concordato un abbattimento del 60% degli aumenti dei relativi saldi regionali rispetto agli stessi saldi riferiti al 2015; - scambio dati su disabili 2013 e 2014, oltre ad alcune partite regolatorie rimaste in sospeso in sede di riparto 2017 (Lombardia/Molise, Lombardia/Sardegna, addebiti Regione Lazio, ricalcolo addebiti Provincia Bolzano, riabilitazione ospedaliera Umbria); Per quanto riguarda la mobilita' 2014, le Regioni hanno deciso di procedere a una rateizzazione quadriennale (importi uguali ogni anno) 2018-2021 per: - saldi tra acconto entrato nel riparto 2014 (dati 2012) ed effettivi scambi 2014; - accordo settembre 2016 dei presidenti sulle dinamiche di aumento 2014.
Quest'ultimo accordo prevede che in relazione agli aumenti osservati per il settore privato, e tenendo presente le indicazioni normative, si applica una riduzione % sull'incremento del valore registrato dai saldi delle singole Regioni. Riduzione che deve comunque salvaguardare la produzione dell'alta complessita' come definita dalla legge di stabilita' 2016 (comma 574) e quindi non potra' essere superiore al 50 per cento.
Gli abbattimenti avvengono sia sugli aumenti 2014 rispetto al 2013 sia sugli aumenti 2015, sempre rispetto al 2013.
I valori degli scambi riferiti al privato sono cosi' ridefiniti, per essere inseriti nel riparto del fondo sanitario.
Rispetto a tutti gli altri settori a cui si applica la compensazione valgono i valori gia' acquisiti dal coordinamento.
In base all'accordo le Regioni si scambiano i dati individuali di attivita' erogata per valutare i consumi dei propri residenti che non potranno portare a modifiche di carattere finanziario rispetto all'accordo stesso.
Le ricadute sul riparto del fondo sanitario e' previsto che vengano diluite in due esercizi finanziari, prevedendo di avere a riferimento la valorizzazione della mobilita' 2015 e il relativo conguaglio nel riparto 2017, in modo da riallineare il riparto ai meccanismi usuali e prevedere che i conguagli della mobilita' 2014 siano inclusi nel riparto 2018, insieme ai dati che verranno prodotti per il 2016.
Articolo tratto da quotidianosanita.it (Wel/ Dire)