(DIRE) Roma, 16 mar. - In occasione del 25esimo anniversario della fondazione dell'ateneo, l'Universita' Campus Bio-Medico di Roma (Ucbm) si interroga sul ruolo dell'Universita' futura che deve essere in grado di fronteggiare le sfide di un mondo in continua trasformazione e per servire sempre al meglio la societa'. Per questo nasce 'Ucbm Masterplan International Design Competition', il concorso di architettura nato a seguito di un processo di studio, analisi e selezione iniziato nel 2015 e promosso da Campus Bio-Medico spa (Cbm spa), ente promotore dell'Universita' Campus Bio-Medico di Roma, con l'obiettivo di sviluppare un parco universitario in grado di coniugare la ricerca e la pratica di una Scienza per l'Uomo, e dotata di infrastrutture dedicate all'interdisciplinarieta' e qualita' della campus life, tra cui: strutture sportive, spazi per l'apprendimento informale, una biblioteca centrale, uffici generali, un simulation centre, spazi per la residenzialita' e servizi.
Il progetto, che vede in gara 7 team di architetti, che vedranno il prossimo novembre un solo vincitore, e' perfettamente in sintonia con l'identita' e la missione dell'ateneo e fondate sulla centralita' della persona e cura del malato: "L'Ucbm Masterplan International Design Competition- ha spiegato Domenico Mastrolitto, direttore generale di Campus Bio-Medico e' stata un'occasione per favorire un dialogo interno e per approfondire le nostre esigenze e per capire la nostra vision a 30 anni.
Abbiamo dunque deciso poi di selezionare 30 studi provenienti da tutto il mondo rispondenti ad alcuni criteri e specializzati nella costruzione di Campus o aree complesse. Dopo le selezioni sono arrivati in 7 e oggi noi chiediamo loro due progetti: inquadramento di un'area di 90 ettari ed focus architettonico sui primi 20 mila metri quadrati sulle prime esigenze".
"Il progetto del Campus Bio-Medico, e' importante perche' e' a Roma dove ci sono i grandi attrattori del turismo ma anche alle porte di Roma che e' altrettanto importante perche' qui si puo' trasformare quella permanenza di visita di 2,8 giorni medi in una permanenza piu' ampia e poi si puo' consentire di far conoscere oltre il centro di Roma al turista anche la provincia e l'intera regione. Questo e' un momento di cerniera urbanistica tra la parte urbana piu' classica e quella dell'agro pontino. Il campus, dal punto di vista del turismo ha un ruolo importante per trasformare la dimensione di visita turistica e legare i monumenti storici con elementi di contemporaneita' e vuol dire essere un Paese moderno e attrattivo e ci colloca nel campo.
Questo progetto puo' essere fiore all'occhiello per il turismo e per la regione- ha invece dichiarato Francesco Palumbo, della direzione generale Turismo Mibact- Ma potrebbe sviluppare anche la dimensione del turismo sanitario nei due momenti, quello della cura e quello del turismo vero e proprio. Noi stiamo collaborando con il ministero della Salute per ad una forma di turismo sanitario piu' connaturato all'idea di 'buon vivere' un modello italiano e che da' una dimensione di benessere dando un'offerta al paziente e visitatore dell'Italia con pacchetti sanitari di medicina preventiva che allunga la permanenza non solo nella Capitale ma anche nelle zone meno conosciute".
(Wel/ Dire)