(DIRE) Roma, 13 mar. - Dai 16 fino ai 50 anni e oltre, anche l'uomo deve fare prevenzione per evitare di far parte dei 10 milioni di italiani colpiti da malattie al maschile: ingrossamento della prostata (3 milioni), disfunzione erettile (altri 3 milioni), eiaculazione precoce (4 milioni), calcolosi (2 milioni), neoplasie (1,2 milioni), malattie infettive e infiammatorie (1 milione, soprattutto in acuto). Una somma che si avvicina ai tredici milioni, il cui totale e' mitigato solo dal fatto che alcune di queste patologie sono concomitanti, facendo abbassare il numero a 10 milioni. Questi numeri da record sono il punto di partenza del convegno 'Prevenzione Alpha', che ha posto le basi della prima campagna nazionale per la salute maschile, promossa dalla Societa' italiana di Urologia, in collaborazione e con il patrocinio del ministero della Salute, e' presentata oggi a Roma. L'obiettivo e' raggiungere le tre principali fasce d'eta' di popolazione (16-25, 25-45, over45) con un messaggio forte e chiaro: la prevenzione e' fondamentale in tutte le fasi della vita dell'uomo. 'Dal primo al terzo tempo della vita, la lunga partita della salute maschile passa per il fischietto di un arbitro- hanno detto gli urologi- che puo' correre al fianco di ogni uomo dall'adolescenza alla vecchiaia e controllare ogni fase di gioco. Perche' come gia' avviene per le donne, che nel ginecologo hanno un riferimento costante della propria salute, anche gli uomini possono contare su un alleato per la vita: l'urologo di fiducia'.
L'urologo e' lo specialista della salute maschile, ha quindi spiegato Vincenzo Mirone, responsabile della comunicazione della Societa' Italiana di Urologia, e 'la prima visita deve avvenire gia' in adolescenza. È un cambiamento di mentalita' necessario. Le famiglie devono comprendere che ogni eta' ha le sue problematiche e l'urologo e' in grado di accompagnare il paziente nel percorso di cura adeguato, se necessario, o di tranquillizzarlo. Il nostro obiettivo, con 'Prevenzione Alpha', e' di far conoscere a tutti quanto conta la prevenzione e quanto sia fondamentale abbattere i tabu' che ancora aleggiano sulla salute sessuale del maschio. Le cifre allarmanti sul calo della fertilita' e sul boom di disfunzioni erettili devono non banalmente preoccupare ma portare le persone all'abitudine a controllarsi, come gia' fanno le donne con la visita ginecologica e dunque su questo possono solo insegnarci. La salute sessuale e riproduttiva maschile e' sempre piu' a rischio, come urologi dobbiamo andare oltre gli allarmismi e guidare la popolazione verso il cambiamento attivo. È inutile dire che un uomo su tre e' a rischio infertilita' se poi non spieghiamo come fare per migliorare la situazione, conoscere e' il primo passo per stare meglio'.
PRIMO TEMPO/16-25 ANNI - La partita per la salute inizia quando il ragazzo entra nel vivo della propria esistenza. I primi amori, lo sport, le vacanze, il passaggio all'eta' adulta. Ogni anno in Italia si fanno oltre 2.500 diagnosi di tumore del testicolo che resta la neoplasia piu' comune nel giovane maschio, pari al 12% del totale delle diagnosi tumorali nell'uomo tra i 18 e i 49 anni. La buona notizia e' che questa neoplasia si supera nel 95% dei casi, ma bisogna tenere alta la guardia. Per questo la semplicissima autopalpazione per individuare noduli o ingrossamenti deve diventare un'abitudine a partire dai 15 anni di eta'. 'Non e' mai troppo presto per cominciare a occuparsi della propria salute- ha chiarito Luca Carmignani, responsabile dell'Ufficio Ricerca Siu- prima si inizia meglio e'. Tutti i ragazzi hanno bisogno di una visita di controllo per verificare che non vi siano problematiche congenite o situazioni patologiche magari silenziose. Ogni genitore dovrebbe avere chiaro che la salute urologica non e' un fatto banale o scontato in giovane eta'. La giovinezza in se' non e' garanzia di assenza di problemi. Ci sono patologie silenti che possono condizionare la fertilita' o anche la vita sessuale della persona ed e' giusto intercettare per tempo ogni genere di problematica o per rassicurarsi che tutto e' nella norma. Per questo sarebbe importante portare la cultura della prevenzione urologica anche nelle scuole. I ragazzi devono imparare a fidarsi, capire che le malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento e bisogna prestare attenzione'.
SECONDO TEMPO/25-45 ANNI - Il giovane e' diventato uomo, ed e' questa la fascia d'eta' piu' a rischio. Dopo i 25 anni, la sessualita' e' pienamente vissuta ed e' necessario che vi sia consapevolezza circa i rischi e le necessarie precauzioni per vivere al meglio ogni esperienza di vita. Le malattie sessuali sono in crescita, compreso il contagio da Hiv, il papilloma virus, la Chlamydia, perfino la sifilide e la gonorrea con conseguenze a volte invalidanti, croniche o a lungo termine.
Anche su questi aspetti, e' fondamentale che gli adulti informino i giovanissimi sui rischi che comporta il mancato uso di profilattici e di altre misure di precauzione. 'In questa fascia d'eta' il tema della fertilita' diventa centrale- ha spiegato Giuseppe Carrieri, responsabile Ufficio Educazionale della Siu- perche' e' soprattutto qui che si diventa padri. Ma e' essenziale anche la salute in ambito sessuale: le malattie veneree sono tornate a numeri che credevamo inimmaginabili, con conseguenze sulla salute riproduttiva e non solo. Per questo l'urologo e' lo specialista di riferimento per approfondire anche questi aspetti. Inoltre, gli studi epidemiologici segnalano da anni che i problemi di fertilita' maschile sono in aumento. Ed e' proprio intorno ai 30 anni che gli uomini scoprono anche di avere difficolta' nella propria sfera sessuale, con numeri allarmanti su eiaculazione precoce e disfunzione erettile. Anche in questo caso, l'urologo e' l'alleato giusto per riportare serenita' e fiducia nella vita di ogni uomo, che in questa fase dovrebbe essere nel pieno del suo vigore e della sua esperienza di vita anche come padre'. Corretti stili di vita, buona alimentazione e costante attivita' fisica sono dunque fondamentali. 'Le stime epidemiologiche piu' aggiornate segnalano che un uomo su tre e' a rischio infertilita'- ha puntualizzato l'esperto- e nel 30% dei casi noi urologi sappiamo che non e' possibile stabilirne la causa. È quindi fondamentale monitorare la salute con controlli e con misure di prevenzione sugli stili di vita: alcol e fumo sono da ridurre drasticamente e se possibile mettere al bando, perche' hanno effetti diretti sulla fertilita' e sul benessere urologico in generale'.
TERZO TEMPO/45 ANNI E OLTRE - Dopo i 45 anni, ogni uomo attraversa eta' diverse per ogni decennio che passa. E per questo, l'urologo e' il medico che puo' guidarlo nella consapevolezza che gli 'over' possono ancora vivere una vita piena e appagante, con le giuste attenzioni alla propria salute. Perche' il quadro diventa piu' complesso e la salute diventa piu' che mai il risultato da una parte di come si e' vissuti prima e di quanta prevenzione e' stata messa in pratica, poi dall'altra, c'e' la salute a 360 gradi. Il sovrappeso, il fumo, le cattive abitudini: tutto si riflette sulla salute urologica. Demolito per sempre il falso mito dell'andropausa, ogni uomo puo' affrontare l'eta' matura con fiducia. La sessualita' puo' essere vissuta a lungo e in modo appagante, ma con qualche accortezza e facendosi controllare periodicamente dal proprio urologo. In questa fase, ogni padre puo' e deve parlare con figli e nipoti dell'importanza della prevenzione.
'In questa fascia anagrafica- ha fatto sapere Giuseppe Morgia, responsabile Ufficio scientifico Siu- sono essenziali controlli costanti dallo specialista e analisi specifiche. La visita urologica diventa un appuntamento da non mancare. Le terapie proposte devono poi essere seguite dal paziente per ottenere il massimo dei benefici. L'ingrossamento volumetrico della prostata e' un fatto fisiologico con l'andare degli anni, ma oggi sono disponibili trattamenti che consentono di evitare o di ritardare la chirurgia. E anche quando sia indispensabile il ricorso all'intervento, i laser riducono i tempi di guarigione e di ripresa. In ogni caso, superato il mito dell'andropausa, occorre comunque tenere sotto controllo gli effetti del calo ormonale che e' fisiologico con il passare degli anni. Anche per questo ci sono risposte appropriate e personalizzate. Il paziente ha molte, anzi moltissime, chance di cura e di prevenzione. Ma- ha concluso l'esperto- deve parlarne con il suo urologo, che sa essere al suo fianco anche a livello psicologico in modo concreto'.
(Wel/Dire)