(DIRE) Roma, 1 mar. - "La formazione medica post-laurea risulta a nostro avviso il tema centrale da sottoporre all'attenzione dei candidati se il loro obiettivo sara' quello di garantire un futuro sostenibile alla sanita' laziale. Invitiamo i candidati Governatori a trovare soluzioni programmatorie sia in termini quantitativi sia in termini qualitativi". È questa la richiesta che le sedi della Regione Lazio dell'Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) lanciano ai candidati alla presidenza della Regione alla prossima tornata elettorale.
"L'urgenza di operare per un'allocazione di risorse aggiuntive al capitolo di spesa relativo alla formazione post-laurea, misura fondamentale ad aggiungere ulteriori contratti di formazione, non supera l'importanza di impegnarsi affinche' la Regione si doti urgentemente di strumenti trasparenti e metodologicamente fondati", aggiungono i giovani medici. "Inoltre, a pochi giorni dalle Elezioni, e' ancor piu' necessario richiamare l'attenzione di tutti i candidati sul tema visto che la Regione Lazio non e' ancora intervenuta, come invece fatto da altre Regioni italiane, sui temi del monitoraggio della qualita' della Formazione Medico-Specialistica e della formazione in Medicina Generale".
Infine, concludono i medici Sigm e' necessario "un definitivo ed effettivo superamento del blocco del turnover che nel decennio del commissariamento ha visto ridurre, in molte strutture, il personale con contratto di lavoro stabile a fronte del fiorire di contratti libero-professionali inappropriatamente utilizzati per portare le energie dei giovani medici specialisti in corsie sottodimensionate o sguarnite. Tutto cio' rischia di veder germogliare una nuova forma di precariato professionale 2.0, quello degli specialisti a gettone con contratto a Partita IVA che, tamponando le urgenze di un Sistema Sanitario Regionale che necessita oggi come mai di scelte coraggiose fuori da schemi precostituiti legati a vecchie logiche e interessi corporativi, danneggia allo stesso tempo sia i professionisti sia i pazienti".
(Wel/ Dire)