(DIRE) Roma, 30 mag. - Buone notizie per la cura della fase iniziale infiammatoria della Sclerosi Multipla, mentre risultano ancora limitate le risorse terapeutiche per la fase progressiva della malattia, sebbene attualmente siano disponibili le prime terapie efficaci nel rallentare l'avanzamento della SM. E' questa la fotografia delle opportunita' terapeutiche per la lotta alla SM della Societa' Italiana di Neurologia (Sin) in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla che si celebra oggi.
"Negli ultimi anni- afferma il Prof. Gianluigi Mancardi, Presidente della Sin e Direttore della Clinica Neurologica dell'Universita' di Genova- accanto alle terapie tradizionali di prima linea gia' disponibili da circa un ventennio, sono stati messi a punto numerosi nuovi farmaci molto efficaci anche se presentano effetti collaterali e problemi di sicurezza. Inoltre, si intravedono all'orizzonte interessanti prospettive: da terapie con meccanismi di azione innovativi, alla terapia mirata a colpire i linfociti B, fino alla terapia immunosoppressiva ad ampio spettro gia' usata nelle malattie ematologiche. Oggi un contributo importante arriva anche dalle associazioni di pazienti che collaborano attivamente ai progetti di ricerca affiancando la comunita' scientifica nazionale ed europea".
La sclerosi multipla (SM) e' una malattia cronica del sistema nervoso centrale che insorge generalmente tra i 20 e i 40 anni con una maggiore frequenza nelle donne. In Italia interessa piu' di 100.000 pazienti con un forte impatto sulla loro vita personale e sociale, una disabilita' rilevante che spesso compare dopo alcuni anni di storia clinica di malattia e un lungo decorso che si prolunga per tutta la vita. I sintomi piu' comuni sono perdita di equilibrio, cattiva coordinazione, tremori, disturbi del linguaggio, vista sfocata.
(Wel/Dire)