(DIRE) Roma, 11 mag. - Nella prestigiosa cornice dell'Aula Lisai del Policlinico militare di Roma ha avuto luogo il Congresso sul tema 'Lotta alla morte improvvisa e defibrillazione precoce: nuove strategie di intervento'. Nell'introdurre i lavori, moderati dal Brigadier Generale Carlo Catalano, Capo dipartimento medicina del Celio, il Maggior Generale Giacomo Mammana, Direttore Ospedaliero del nosocomio militare, ha salutato i presenti anche a nome del Direttore, Generale di Divisione Francesco Diella. L'evento e' poi proseguito con l'intervento del Prof. Maurizio Santomauro, Presidente del Gruppo intervento Emergenze Cardiologiche, e del Gen. medico Prof. Michele Anaclerio, Presidente dell'Associazione Nazionale Sanita' militare Italiana. I lavori hanno visto la presenza del Colonnello Medico Domenico Carbone capo Uoc Emodinamica e Cardiochirurgia del Policlinico militare - con una relazione dal titolo 'E' possibile modificare i fattori di rischio cardio-vascolare della morte cardiaca improvvisa?' - e anche del cardiologo Giancarlo Roscio. E' intervenuta anche Mariapia Garavaglia, gia' Ministro della Sanita' e Presidente Della Croce Rossa Italiana, che ha sottolineato l'assoluta rilevanza degli argomenti trattati nel corso della giornata.
Alla conclusione dei lavori, e' emerso che la morte cardiaca improvvisa deve essere contrastata con un'adeguata informazione e sensibilizzazione a tutti i livelli, ottimizzando la diffusione dei defibrillatori ed implementando l'esecuzione di screening adeguati sulla popolazione generale.
ROSCIO: OMCEO ROMA DA SEMPRE MOLTO ATTENTO AL TEMA - "Serve uno sforzo organizzativo". È stato chiaro Giancarlo Roscio - che ha portato i saluti del presidente dell'Omceo Roma, Antonio Magi, e coordina un gruppo di lavoro di emergenza/urgenza extraospedaliera - il quale ha affrontato in particolare il tema della prevenzione e dell'utilizzo corretto dei defibrillatori.
"Abbiamo portato all'attenzione i progetti di defibrillazione territoriale- ha detto all'agenzia Dire a margine del Workshop- L'Ordine dei medici di Roma e' stato da sempre molto attento e attivo in questo. Sappiamo che c'e' una emergenza che deve essere risolta in 4-5 minuti massimo: serve un operatore, anche volontario, addestrato che sappia fare almeno rianimazione cardiopolmonare e che sappia usare un defibrillatore semiautomatico esterno, unica 'arma' che possa dare una percentuale di sopravvivenza pari al 40-45%".
Come operatori noi "diamo tutta la disponibilita' per fare formazione, che deve essere piu' attenta e di qualita'- ha proseguito- Ma chi decide sono realta' dirigenziali di tipo tecnico e politico". Il cardiologo ha fatto quindi "appello all'informazione e formazione degli stati dirigenziali ospedalieri e delle Aziende sanitarie locali che spesso non possono essere attenti a tutti i risvolti operativi, come magari quello di un progetto di defibrillazione territoriale". Il problema grande da affrontare e' quindi proprio "lo sforzo organizzativo- ha concluso Roscio- Bisogna fare un tavolo con tutti i protagonisti per pianificare la gestione di un soccorso, e' doveroso per salvare anche fosse solo una persona su mille".
(guarda l'intervista alla Dire)
ANACLERIO (ANSMI): FORMAZIONE GIOVANI PER SALVAGUARDIA VITA - Un accordo per "prevedere la formazione dei giovani, non solo del personale sanitario, ma anche dei laici che possono avere interesse a essere parte attiva in processi di salvaguardia della vita". Sono parole del Generale Michele Anaclerio, presidente nazionale di Ansmi.
"L'Assocazione nazionale della sanita' militare italiana, che riunisce il personale sanitario di tutte le Forze armate, e altri Corpi di Stato, ha inteso stabilire con questo convegno l'inizio di una collaborazione formativa con il Gruppo italiano emergenza cardiologica". È stato infatti firmato un protocollo d'intesa in cui si prevede "la formazione dei giovani, non solo del personale sanitario, ma pure dei laici" che possano avere interesse a essere "parte attiva in processi di salvaguardia della vita e possano essere formati".
(guarda l'intervista alla Dire)
(Wel/Dire)