(DIRE) Roma, 7 mag. - Negli ultimi mesi a Roma sono stati vari gli episodi di aggressione nei presidi sanitari, alcuni anche a mano armata. Come quello accaduto circa un mese fa all'ospedale San Giovanni di Roma. A raccontarlo il direttore generale dell'ospedale, Ilde Coiro, durante l'incontro con l'Ordine dei medici di Roma e l'assessore regionale alla Sanita', Alessio D'Amato, proprio sul fenomeno della aggressioni al personale medico.
"Quel giorno era arrivata al Pronto soccorso una coppia e quando la dottoressa ha chiesto all'accompagnatore di allontanarsi per visitare la signora, lui ha dato in escandescenze e ha puntato un coltello alla gola della dottoressa- ha raccontato Coiro- Sono intervenuti gli operatori. Allora lui ha iniziato a fare atti di autolesionismo e l'abbiamo dovuto ricoverare. La signora e' andata via. Era una persona che frequentemente si recava presso la nostra struttura.
Evidentemente si trattava di un episodio di violenza sulle donne, e aveva paura. La dottoressa non e' rimasta ferita, ma si e' molto spaventata. Ha avuto un affiancamento psicologico".
Coiro ha sottolineato che "al San Giovanni c'e' un sistema che consente ai parenti di vedere il percorso dei malati, pero' capitano purtroppo episodi come questi in cui e' difficile controllare reazioni simili. Noi cerchiamo di fare il possibile. Il progetto del Servizio civile finanziato dalla Regione Lazio con i ragazzi che avevano l'incarico di fare affiancamento e accoglienza e' stato importantissimo. Poterlo ripetere sarebbe una opportunita' in piu'".
Anche nei quartieri San Basilio, Casal Bruciato e Casal Bertone la situazione non e' facile, come ha rivelato la direttrice generale dell'Asl Roma 2, Flori Degrassi. "E' un territorio abbastanza difficile e complesso, con forti disagi sociali e chiaramente questi disagi sociali a volte portano anche delle azioni violente. Gli ultimi episodi hanno riguardato delle rapine. L'ultima, in un Sert, con una pistola giocattolo a cui era stato tolto il tappino rosso e quindi gli operatori hanno creduto di subire proprio una rapina a mano armata. Tra l'altro per pochissimi euro quindi questo ha alzato il livello di attenzione. E' importante intervenire sia con l'Ordine dei medici che con le forze dell'ordine perche' c'e' un problema proprio di risposta alle esigenze della popolazione. Al Pertini, per esempio, c'era un posto di Polizia che ora non c'e' piu'".
(Mel/ Dire)