(DIRE) Roma, 25 lug. - Il disavanzo sanitario della Regione Lazio e' sceso dai 136.486.617,92 euro del 2016 ai 99.293.771,58 del 2017. È quanto emerge da una tabella pubblicata nella relazione del procuratore regionale del Lazio della Corte dei Conti, Andrea Lupi, in occasione della parifica del bilancio consolidato 2017 della Regione Lazio.
Lupi ha evidenziato i dati positivi della Regione parlando di "trend positivo degli ultimi anni sia relativamente alla riduzione del disavanzo che riguardo all'innalzamento della dotazione del fondo per il pagamento dei residui perenti, nonche' alla riduzione dei residui piu' vetusti e i loro conseguente grado di offensivita' nei confronti del bilancio della Regione".
Nella relazione Lupi sottolinea "la necessita' di un'attenta valutazione delle ricadute conseguenti ad una possibile fuoriuscita dal commissariamento e dal Piano di rientro del debito sanitario, prospettata nell'ambito del PO 2016-2018 (DCA n.52/2017) quale 'condizione ritenuta realizzabile gia' nel 2018 in sede di consuntivo 2017'". Inoltre "si concorda con la Sezione circa la necessita' di ulteriori approfondimenti istruttori anche, e soprattutto, in relazione al completamento dell'operazione, tuttavia, risulta non dubitabile Ia sua convenienza complessiva che ha portato alla cancellazione di titoli con condizioni finanziarie estremamente onerose (il tasso di interesse applicato sui canoni corrisposti annualmente dalla Regione era pari a quasi il 6 % su base annua) e rifinanziamento a condizioni piu' vantaggiose (il bond regionale 2043 e' stato collocato ad un tasso del 3,088%)". Cosi' il procuratore regionale del Lazio della Corte dei Conti, Andrea Lupi, sull'operazione SAN.IM. che sta consentendo alla Regione di riportare sotto la proprieta' pubblica una cinquantina di strutture sanitarie.
"Si sono ottenuti inoltre, come innanzi detto, risparmi a carico del bilancio regionale pari a 27 milioni di euro per l'anno 2018, 23 milioni di euro per ciascuno degli esercizi 2019-2023, nonche' risparmi in misura decrescente dal 2024 e fino alla scadenza originaria dell'operazione (2033)- ha aggiunto Lupi- Ovviamente tali risparmi concorrono, nel rispetto del principio di unita' del bilancio, al consolidamento dell'equilibrio finanziario dell'Ente".
Infine, il procuratore della Corte dei Conti ha affrontato anche la questione relativa alla gestione sanitaria regionale.
"Ha fatto registrare a preconsuntivo 2017 una perdita pari a circa 99,3 milioni di euro, rideterminata dagli Organi di monitoraggio in 111,6 milioni di euro a fronte di un risultato programmatico 2017 pari a -58,6 milioni di euro. Le gestioni aziendali mostrano invece un risultato economico molto piu' pesante (-539 milioni di euro)". Per Lupi "cio' evidenzia il ruolo determinante della GSA (Gestione Sanitaria Accentrata) nell'azione di risanamento, se pur in un quadro evolutivo che mostra segnali positivi quale, ad esempio, la nuova procedura di accompagnamento al pareggio di bilancio delle AASSLL, tesa ad una valorizzazione della tempistica di assegnazione della quota capitaria- ha aggiunto Lupi- da cui si attende in parallelo una maggiore responsabilizzazione del management aziendale".
Per questo motivo "e' evidente che risulta di fondamentale importanza ogni azione volta alla riduzione del disavanzo sanitario- ha concluso Lupi- Il suo andamento, a decorrere dal 2007, primo anno di adozione del Piano di rientro sanitario, (rappresentato dalla tabella - inserita nella relazione della Sezione - in cui viene esposto il dato aggregato inerente, rispettivamente, il disavanzo sanitario della regione Lazio e il disavanzo degli enti del SSR a decorrere dal 2007 e fino all'esercizio di riferimento), mostra, quantomeno a partire dal 2011, una riduzione costante percentualmente piu' marcata per la Regione Lazio e di minore evidenza, come gia' riferito, con riguardo ai conti economici degli enti".
(Wel/Dire)