(DIRE) Roma, 12 lug. - In sanita' pubblica "i dati del 2017 confermano il buon risultato economico delle misure di controllo messe in campo in questi anni, ma nonostante i progressi persistono aree di ritardi e inefficienze". E' quanto rileva la Corte dei Conti nel Rapporto 2018 sul coordinamento della finanza pubblica presentato alla Camera.
"Se la diminuzione dei ricoveri (scesi a 8,7 milioni nel 2016, con una riduzione dell'11,7 dal 2013) interessa soprattutto quelli a bassa complessita', permettendo di migliorare l'appropriatezza nell'uso delle strutture ospedaliere, la riduzione nell'indicatore di utilizzo dei posti letto segnala, in molti casi, la permanenza di oneri. Al contempo- si legge- non sembra si sia riusciti a offrire una risposta adeguata all'integrazione tra assistenza sociale e sanitaria, per poter affrontare al meglio la questione dell'insufficienza dell'assistenza domiciliare e dei bisogni di una popolazione sempre piu' longeva. Permangono infine forti differenziali Nord-Sud nella qualita' e nella disponibilita' dei servizi, testimoniati dai piu' accentuati casi di rinuncia alle cure e dalla crescente incidenza della mobilita' sanitaria dal Sud al Nord".
GOVERNANCE FARMACEUTICA RIMANE FRONTE APERTO - Sulla spesa sanitaria "rimangono aperti diversi fronti: governance farmaceutica per la quale si tratta di rivedere gli strumenti a disposizione per garantire la sostenibilita' della spesa a partire dal payback e dalla negoziazione del prezzo dei farmaci, procedure di approvazione dei nuovi farmaci da velocizzare, sblocco del turn-over per garantire il necessario livello di qualita' del servizio, modalita' di compartecipazioni alla spesa". E' quanto rileva la Corte dei Conti nel Rapporto 2018 sul coordinamento della finanza pubblica presentato alla Camera.
"Nella specialistica ambulatoriale- si legge- stenta a trovare risposta il problema delle liste d'attesa che, insieme a tariffe e ticket disincentivanti, porta alla diminuzione dei volumi coperti dal servizio pubblico. Ad oggi, il 95% della spesa ospedaliera e' coperta dal pubblico, ma solo il 60% della spesa per prestazioni ambulatoriali e il 46% della riabilitazione ambulatoriale" .
(Wel/ Dire)