(DIRE) Roma, 10 lug. - "La decisione sui posti letto del Santa Lucia nasce oltre 2 anni fa con l'avvio del procedimento a seguito del nuovo fabbisogno decretato a livello regionale. Secondo il Decreto ministeriale 70 il fabbisogno regionale di posti letto codice 75 (ovvero con Riabilitazione per gravi celebrolesioni, ndr) e' di 116 posti letto per il Santa Lucia.
Sempre per i codici 75 abbiamo effettuato un calcolo che ha poi portato ad un fabbisogno superiore di 177 posti letto e che riguarda tutte le strutture regionali, un conteggio tecnico basato sulle giornate di degenza erogate in tutte le strutture del Lazio e la mobilita' dei cittadini del Lazio in altre regioni". Cosi' l'assessore della Regione Lazio alla Sanita', Alessio D'Amato, durante la sua audizione al Consiglio regionale dove la commissione Sanita' si e' riunita per analizzare le decisioni del 4 luglio sul Santa Lucia in cui posti letto sono stati riconfigurati a 116 con codice 75, 162 con codice 56 (Riabilitazione funzionale intensiva) e 42 con codice 28 (Recupero spinale).
"La fondazione Santa Lucia- ha aggiunto D'Amato- e' l'unico soggetto a non aver sottoscritto un accordo contrattuale con il sistema sanitario regionale. Questo e' un elemento sostanziale nel rapporto che vi e' tra sistema sanitario e questa importante struttura. Non entro nel merito delle ragioni ma questo elemento oggettivo rappresenta, anche a seguito di numerose sentenze del Consiglio di Stato, un vulnus e un elemento importante nel sistema di erogazione di servizi con fondi pubblici. Questo e' un fatto che si trascina da diverso tempo. È stato sempre interesse della Regione far prevalere l'interesse del malato ma ad un certo punto ogni cosa ha un tempo e potrarre 'sine die' questa situazione crea un'oggettiva difficolta'".
"Il decreto del Commissario ad acta- ha concluso D'Amato- si colloca in un percorso avviato 2 anni fa ed e' teso a trovare una configurazione della struttura su posti letto, basata sul rispetto delle regole, sulle tariffe e sul 'dare ed avere'. È doveroso che l'amministrazione non fosse ulteriromente inerte rispetto a questo percorso. Abbiano chiesto comunque alla Fondazione di aderire a queste novita'. Un deferimento dei termini di adesione non e' ostativo purche' ci sia consenso sull'adesione all'accordo contrattuale".
SANTA LUCIA: DIFFERIRE DI 180 GIORNI DECISIONI SU POSTI LETTO - "Siamo preoccupati. Rispetto a questa riconfigurazione chiediamo un differimento dei termini a 180 giorni per fare anche in modo che la giustizia amministrativa si possa esprimere. Noi siamo disponibili al dialogo ma questo provvedimento e' un fulmine a ciel sereno, non nel contenuto ma nella tempistica". Cosi' il dg dell'Irccs Santa Lucia Edoardo Alesse, nel corso della commissione Sanita' del Consiglio regionale del Lazio.
(Zap/ Dire)