(DIRE) Roma, 6 lug.- "Quando si parla di salute, e' necessario tenere separata, sia dal punto di vista normativo che da quello deontologico, la pubblicita' informativa da quella commerciale. È stata questa la prima decisione della neonata Commissione Pubblicita' sanitaria della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), che, per la prima volta nella storia della Fnomceo, si e' insediata ieri pomeriggio. A presiederla, il presidente dell'Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri di Milano, Roberto Carlo Rossi". Cosi' in una nota la Fnomceo.
"Dei dieci componenti- spiega il presidente della Commissione Albo Odontoiatri nazionale, Raffaele Iandolo- ben quattro sono Odontoiatri: i colleghi Elena Boscagin, di Verona, Andrea Senna, di Milano, Carmine Bruno, di Taranto, e Gabriele Zunino di Savona. Questo perche' gli effetti della pubblicita' sanitaria sulla salute dei pazienti interessano in maniera particolare l'Odontoiatria. Come Commissione Albo Odontoiatri, infatti, siamo convinti che, per poter scegliere liberamente sulla sua salute, il cittadino vada informato in maniera trasparente ma non condizionato".
"I lavori di ieri- continua Iandolo, che ha partecipato come uditore insieme a Gianluigi D'Agostino, tesoriere Fnomceo, a Brunello Pollifrone, segretario Cao nazionale, a Diego Paschina, componente Caon- sono stati dedicati all'elaborazione di una strategia operativa nell'ottica di una modifica della normativa che attualmente regolamenta la pubblicita' sanitaria. Sono gia' stati avviati, in tal senso, contatti con le Autorita' Garanti competenti e con esponenti parlamentari. La proposta della Commissione Fnomceo sara' quella di ripristinare, con opportune modalita' operative, la verifica preventiva da parte dell'Ordine e di ridefinire le caratteristiche del messaggio pubblicitario".
"Ogni altra iniziativa- conclude Iandolo, a nome di tutta la Cao nazionale- messa in atto sia attraverso comunicazioni, sia mediante inviti a sottoscrivere petizioni, e' estranea alla Fnomceo e alla Cao nazionale, che intendono adottare modalita' appropriate al proprio ruolo istituzionale".
(Wel/Dire)