(DIRE) Roma, 2 lug. - Nell'Unione europea, 1,7 milioni di persone con meno di 75 anni sono morte nel 2015. Di queste, oltre 571.000 (il 33,1% dei decessi totali) potrebbero essere considerate come evitabili (127 decessi per 100.000 abitanti). La variazione rispetto al 2014 e' trascurabile, a dimostrazione che queste cifre sono piuttosto stabili nel breve periodo. In altre parole, secondo uno studio Eurostat, 1 morte su 3 nell'Ue avrebbe potuto essere evitata alla luce delle conoscenze mediche e della tecnologia.
Gli attacchi di cuore (oltre 180.500 decessi evitabili, il 32% delle morti totali evitabili di persone di eta' inferiore a 75 anni) rappresentano la maggior parte dei decessi potenzialmente evitabili nell'Ue.
Sono seguiti da ictus (piu' di 89.600 morti, il 16%), tumori del colon-retto (piu' di 66.800, 12%), tumori al seno (circa 49.900, 9%), malattie ipertensive (30.400, 5%) e polmonite (quasi 26.000, 5%).
Le proporzioni delle morti potenzialmente evitabili attraverso l'assistenza sanitaria ottimale variano considerevolmente tra gli Stati membri. Le percentuali piu' elevate di decessi evitabili sono state registrate in Romania (48,6%) e Lettonia (47,5%), seguite da Lituania (47,0%) e Slovacchia (44,2%).
La quota era inferiore a un quarto in Francia (23,6%) e tra il 25% e il 30% in Belgio (26,0%), Danimarca (26,6%), Paesi Bassi (28,1%) e Polonia (29,9%).
L'Italia e' al 32% dei decessi evitabili rispetto alla media Ue del 33,1 per cento.
Il concetto di morte evitabile significa che alcuni decessi (per specifiche fasce di eta' e specifiche malattie) avrebbero potuto essere "evitati" e non si fossero verificati in questa fase se ci fosse stata un'assistenza sanitaria tempestiva ed efficace.
L'indicatore sulla mortalita' prevenibile (una morte e' prevenibile se si sarebbe potuta evitare con migliori stili di vita e, comunque, interventi di prevenzione) o sui decessi evitabili dovrebbe essere utilizzato in un contesto globale delle valutazioni delle prestazioni del sistema sanitario.
L'Ue sta attribuendo un'importanza crescente alla valutazione delle prestazioni dei sistemi di assistenza sanitaria. Sebbene l'indicatore di mortalita' accettabile non sia inteso come una misura definitiva o unica della qualita' dell'assistenza sanitaria negli Stati membri, fornisce alcune indicazioni sulla qualita' e sulle prestazioni delle politiche sanitarie in un paese.
In tutti gli Stati membri dell'Ue un numero considerevole di decessi puo' essere considerato potenzialmente evitabile e le variazioni dipendono dalla dimensione della popolazione degli Stati membri. Tra gli Stati membri, i piu' bassi tassi di mortalita' accettabili nel 2015 sono stati rilevati per Francia, Spagna, Paesi Bassi e Lussemburgo. All'altro estremo ci sono Lituania, Lettonia, Romania e Bulgaria, con alti tassi di morti potenzialmente evitabili.
Le cifre per la mortalita' prevenibile sono piu' alte di quelle per la mortalita' evitabile a causa della definizione piu' ampia di decessi evitabili. Nel 2015, piu' di 1 milione di morti (o 216 decessi per 100.000 abitanti) avrebbe potuto essere prevenuto attraverso migliori interventi di sanita' pubblica.
Queste cifre sono di nuovo molto simili ai dati del 2014. Gli Stati membri con i piu' bassi tassi di mortalita' evitabili nel 2015 sono l'Italia, Cipro, Spagna e Malta; mentre gli Stati membri con i piu' alti livelli di decessi potenzialmente evitabili sono la Lituania, l'Ungheria, la Lettonia e la Romania.
Il numero totale di decessi che potrebbero essere potenzialmente evitati attraverso interventi sanitari e sanitari efficaci e' stato di poco piu' di 1,2 milioni nel 2015.
La distribuzione di malattie e condizioni che causano morti sia prevenibili che evitabili varia leggermente per uomini e donne. Mentre per gli uomini la principale causa di mortalita' accettabile in termini percentuali e' la cardiopatia ischemica, per le donne e' il tumore al seno.
Per la mortalita' prevenibile, la causa principale per gli uomini e' di nuovo le cardiopatie ischemiche seguite dal cancro del polmone, mentre le lesioni accidentali, il cancro al polmone e al seno sono ugualmente importanti cause di decessi evitabili per le donne.
(Wel/ Dire)