(DIRE) Roma, 20 giu. - Sara' l'Italia, attraverso l'Istituto Superiore di Sanita', a coordinare la Join Action Europea per ridurre le disuguaglianze di salute dei cittadini dell'Unione, con il supporto della Regione Piemonte, dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), dell'Istituto Nazionale Salute, Migrazioni e poverta' (Inmpi) e del Ministero della Salute. "Siamo felici di guidare un programma d'azione cosi' importante- afferma Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanita'- l'equita' nella salute rappresenta una sfida cruciale per l'Unione poiche' tutelare il diritto alla cura senza discriminazioni e secondo principi di universalita' e solidarieta' significa poter continuare a scrivere altre pagine di storia nel solco della tradizione democratica dell'Europa". L'azione congiunta e' stata finanziata dalla Commissione Europea nell'ambito del Terzo Programma di Salute Pubblica 2014-2020 a sara' presentato a Lussemburgo il 21 e 22 giugno prossimi. Al Programma partecipano 25 Stati Membri (Belgio, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia).
Gli obiettivi specifici: - il miglioramento della pianificazione e dello sviluppo di politiche volte a contrastare le disuguaglianze di salute sia in ambito europeo che nazionale, regionale e locale; - l'aumento di un interscambio tra gli Stati Membri sulle azioni messe in atto in tema di disuguaglianze di salute; - l'individuazione dei fattori che hanno contribuito ad aumentare o a contrastare le disparita' in tema di salute.
Per il raggiungimento di questi obiettivi sono stati costituiti nove gruppi di lavoro affidati a differenti paesi dell'Unione.
(Wel/Dire)