(DIRE) Roma, 18 giu. - "L'estate a Roma non sara' 'bollente' da un punto di vista dell'assistenza sanitaria: noi medici di medicina generale ci siamo infatti attrezzati dal punto di vista dei turni per non lasciare 'scoperti' i nostri pazienti e rispondere alle loro esigenze di salute anche in questo delicato periodo dell'anno". Lo fa sapere il vicesegretario nazionale della Federazione italiana dei Medici di Medicina Generale, segretario della Fimmg Lazio e vicepresidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Pier Luigi Bartoletti, interpellato dall'agenzia Dire in merito all'eventualita' di una carenza di medici nella Capitale in vista del periodo estivo.
"Ormai a Roma i servizi sanitari nei mesi estivi sono garantiti- prosegue Bartoletti- e anche i medici, cosi' come i cittadini, vanno in ferie 'scaglionati'. Tanti anni fa la citta' si svuotava completamente e diventava deserta, ma oggi non e' piu' cosi', le abitudini sono cambiate: d'estate in citta' rimangono molte persone, cosi' come i medici. Tutto e' partito dal 2003. L'Italia fu investita da quella grande e intensa ondata di caldo che provoco' tantissimi disagi soprattutto alla popolazione piu' anziana. Da allora sono sono stati presi provvedimenti e non si sono piu' verificate grosse carenze di camici bianchi in citta'".
E se anche i medici di medicina generale vanno in ferie, da giugno a settembre, cercano comunque, spiega ancora Bartoletti all'agenzia Dire- di "non farlo in massa per non creare disagio alla popolazione". Da quest'anno c'e' poi una novita': gli ambulatori medici del Lazio, per la prima volta, saranno messi a regime anche il sabato e la domenica. "Ce ne sono piu' di 20 in tutta la regione- fa sapere il segretario della Fimmg Lazio- disseminati anche nei luoghi di villeggiatura, a disposizione delle persone che andranno fuori Roma".
Ma quanti sono, mediamente, gli anziani che durante il periodo estivo si rivolgono agli ambulatori? "Gli accessi globali durante l'anno sono circa 350mila- risponde Bartoletti- ma quello che posso dire e' che, a mano a mano che le persone vengono a conoscenza di questi luoghi, sta aumentando l'afflusso e diminuendo quello nei Pronto soccorso. Anche per questo abbiamo previsto negli ambulatori il raddoppio dei turni- conclude- perche' abbiamo notato che i tempi di attesa erano troppo lunghi".
(Cds/ Dire)