(DIRE) Roma, 12 giu. - La Regione Lazio e il Centro di Riferimento Alcologico regionale CRARL- Azienda Opedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I, Roma, con la collaborazione di numerosi esperti di societa' scientifiche altrettanto qualificate, hanno elaborato e condiviso i contenuti e le impostazioni delle Linee Guida per il trattamento dell'Astinenza e della Dipendenza da Alcol. La dipendenza da alcol infatti deve essere affrontata mettendo in campo tutte le forze disponibili, creando un coordinamento efficace e una strategia comune al fine di consentire una raccolta di informazioni condivisibili e sfruttabili per migliorare la qualita' dell'assistenza fornita dai servizi e dare una risposta omogenea agli alcolisti e alle loro famiglie.
Secondo l'OMS in Europa si osserva il piu' elevato consumo di alcol al mondo. Sempre in Europa, l'alcol e' il principale fattore di rischio per la salute dei giovani (WHO - World Health Organization, 2014). Inoltre, l'Organizzazione Mondiale della Sanita' rileva che l'uso nocivo di alcol provoca 3,3 milioni di morti ogni anno in tutto il mondo, ossia il 15,9% del totale dei decessi. Circa il 25% delle morti nei giovani di eta' compresa tra i 20 ei 39 anni sono attribuibili all'alcol. Per di piu', il 5,1% dell'onere globale delle malattie e degli incidenti e' imputabile all'alcol, misurato in Disability-Adjusted Life Years (DALYs), ossia anni di vita persi a causa della morte prematura, di condizioni di cattiva salute e di disabilita'. Inoltre, continuamente gli organi d'informazione segnalano casi di giovani ricoverati in ospedale per coma etilico (nel periodo 2010-2015, 3.750 persone presentavano un'alcolemia positiva al ricovero nel Policlinico Umberto I di Roma).
Le Linee Guida, chiaramente, rappresentano solo la base di una conoscenza da implementare e, sulla quale, tutti possano intervenire, conoscenza da implementare e, sulla quale, tutti possano intervenire, proponendo suggerimenti e/o correzioni attraverso la compilazione di un modulo pubblicato online. Le modifiche proposte- spiega la nota-verranno esaminate da un Comitato Scientifico, nazionale e internazionale, che, ove i contenuti suggeriti rappresentino evidenze scientifiche sufficienti, inserira' le nuove indicazioni nelle Linee Guida.
Cio' garantira' un loro aggiornamento dinamico, che le rendera' uno strumento di lavoro importante anche al fine di garantire l'omogeneita' dei trattamenti e il miglioramento qualitativo dell'offerta di assistenza al paziente con Problemi e Patologie Alcol-Correlati. A tal fine, un importante contributo verra' garantito dal Comitato Scientifico costituito da esperti stranieri appartenenti al National Institute of Alcohol Abuse and Alcoholism (NIH-NIAAA, USA) e a prestigiose Istituzioni e Universita' italiane, statunitensi, europee ed extraeuropee.
Questo gruppo- conclude il comunicato- consentira' di far crescere le linee guida in modo concreto, parallelamente al crescere della ricerca scientifica e delle evidenze cliniche.
(Wel/ Dire)