(DIRE) Chicago (Usa), 7 giu. - Oltre 40mila presenze, piu' di 5000mila abstract e poster presentati come elementi di innovazione e buone pratiche in oncologia: con questi numeri il meeting ASCO 2018 ha chiuso oggi i suoi lavori. A chiudere il programma del congresso della American Society of Clinical Oncology e' stato l'insediamento della nuova presidente, Monica Bertagnolli, chirurgo di chiare origini italiane, e la premiazione dei quattordici ASCO AWARDS, riconoscimenti che da un lato attribuiscono valore a oncologi di chiara fama per le loro ricerche, ma dall'altro implicitamente sottolineano gli ambiti in cui l'oncologia ha fatto i maggiori passi avanti.
Quest'anno gli Awards vedono soprattutto la presenza di ricercatori e specialisti di tumori femminili, oltre che di ambito pediatrico e polmonare: sono infatti stati premiati Nancy Davidson (breast cancer researcher, Universita' di Seattle), Karen Lu (oncologia ginecologica e medicina riproduttiva, MD Anderson Cancer Center, Houston), Gabriel Hortobagy (premiato con l'importante Bonadonna Award per le sue lunghe ricerche nell'ambito delle neoplasie della mammella), Douglas Lowy, premiato per i suoi studi su papillomavirus e HPV nella popolazione femminile (National Institute of Health). Da sottolineare anche il riconoscimento Humanitarian Award dato a Julie Gralow (senologa della Washington School of Medicine), celebre fondatrice di We Can, il Women Empowerment Cancer Avocacy Network, forse la piu' vasta e importante associazione di donne e pazienti in ambito mondiale.
L'oncologia pediatrica ha visto gli Awards consegnati a Greg Reaman (studi sulla leucemia in eta' infantile, FDA) e Danielle Leach (che guida la fondazione St. Baldrick Childhood Cancer, per il sostegno alla ricerca sulle neoplasie in eta' pediatrica). I risultati importanti presentati all'ASCO nel segmento delle neoplasie polmonari sono confermati anche con due Awards destinati a Gregory Kalamkerian (Michigan University) e a Gideon Blumenthal (FDA) entrambi impegnati in ricerche sull'immunoterapia.
Per quanto riguarda le nuove frontiere della cura, sono stati premiati John Mendelsohn (direttore del dipartimento di genetica a Houston), Supriya Gupta Mohile (Rochester University) e Ralph Weichselbaum (direttore del dipartimento di radiologia dell'Universita' di Chicago). Il primo e' leader della genomica e della medicina molecolare, lo scienziato che ha guidato negli anni lo sviluppo degli anticorpi monoclonali, gia' indicato come possibile premio Nobel per la medicina; la seconda e' un esperta di ematologia ed oncologia geriatrica e si sta occupando degli impatti sulla popolazione fragile della terza e quarta eta'; da parte sua Weichselbaum e' uno dei massimi esperti dell'integrazione e combinazione tra chemioterapie e radioterapie.
Per finire due premi specifici dell'ASCO sono i Women Conquer Cancer Awards, quest'anno assegnati a Lorj Pierce (Universita' del Michigan), che da anni studia l'incidenza delle mammografie e gli effetti delle radiazioni sul corpo femminile e Rejin Kebudi oncologa di Istanbul, per l'azione nel suo Paese sui temi della cura e dell'assistenza ai minori con neoplasia. Da segnalare che e' la prima volta che un esponente dell'oncologia turca viene premiata con il prestigioso riconoscimento dell'Asco, un premio che gia' difficilmente riconosce il valore di oncologi non americani.
(Wag/ Dire)