(DIRE) Roma, 23 gen. - "La parodontite puo' ridurre le possibilita' di concepire un figlio. Un tema di grande attualita', se pensiamo che ogni anno in Italia sono circa 70mila le coppie con problemi di fertilita' che hanno chiesto l'aiuto di uno specialista per avere un bambino e che il 30 % delle infertilita' femminili non ha una causa nota". Cosi' in una nota Francesco Saverio Martelli, fondatore dell'International Microdentistry Institute esperto di microbioma umano (Imi).
"Anche se le cause possono essere diverse- prosegue Martelli- uno studio condotto qualche anno fa dalla Western University of Australia su un campione di 3mila donne, ha dimostrato che quelle affette da parodontite hanno impiegato sette mesi per rimanere incinte contro i cinque delle donne 'sane'. Infatti il ministero della Salute ha emesso in merito al problema, nel 2014, un importante documento con delle raccomandazioni per la promozione della salute orale in eta' perinatale".
C'e' quindi una "correlazione diretta", a livello di patologia infettivo-infiammatoria, tra il distretto orale e quello uro-genitale "con un'importante similitudine tra il microbioma dei due distretti. La placenta e il liquido amniotico- spiega il fondatore dell'Imi- sono un bersaglio privilegiato di pericolose specie batteriche e delle loro tossine che entrando in circolo quando la parodontite non e' trattata, possono portare non solo a infertilita', ma anche a poli-abortivita' precoce e nascite sottopeso e pretermine, nonche' ad altre gravi complicanze della gravidanza".
Non solo. La parodontite, in quanto infezione cronica, se non trattata, puo' arrivare "ad inficiare i tentativi di trattamenti di procreazione assistita- aggiunge ancora Martelli- con un costo biologico ed economico altissimo per gli aspiranti genitori: e spesso risolvendo la parodontite si puo' avere velocemente la tanto attesa gravidanza".
È importante, dunque, che si agisca a livello informativo "con campagne di prevenzione e sensibilizzazione affinche' le donne siano consapevoli che una diagnosi accurata mediante l'esecuzione di test microbiologici delle tasche parodontali, e il successivo trattamento di disinfezione- conclude il fondatore dell'Imi- possono essere determinanti per portare a buon termine la gravidanza e tutelare la mamma e il nascituro".
(Wel/ Dire)