(DIRE) Roma, 9 feb. - "L'elasticita' cellulare e dei tessuti e' un prezioso 'bio-marker' per la diagnosi di diverse patologie, per esempio le cellule tumorali sono piu' soffici. Ricercatori di Istituti Cnr hanno sperimentato una innovativa tecnica spettroscopica che permette di sondare in maniera non invasiva questi aspetti. Lo studio e' pubblicato su 'Light: Science & Applications". Cosi' in una nota il Consiglio nazionale delle ricerche.
"I ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto officina dei materiali (Iom-Cnr) di Perugia e Istituto di biofisica (Ibf-Cnr) di Trento, in collaborazione con colleghi dell'Universita' di Perugia, hanno messo a punto- spiega il comunicato- uno spettrometro innovativo che, sfruttando l'interazione della luce con la materia, misura simultaneamente e senza necessita' di contatto le proprieta' meccaniche e chimiche di cellule viventi e tessuti, con risoluzione spaziale sub-micrometrica. La tecnica sperimentale e non invasiva promette importanti applicazioni nel settore biomedico".
"Sappiamo che le cellule hanno proprieta' e forme diverse- afferma Silvia Caponi (Iom-Cnr), ricercatrice che ha coordinato lo studio pubblicato oggi su /Light: Science & Applications- a seconda della loro funzione e del loro stato, e che modifiche nell'elasticita' cellulare o dei tessuti biologici in generale sono causa o indicatori di diverse patologie. Ad esempio, le coronarie indurite generano problemi cardiaci, l'indebolimento delle ossa causa complicazioni ortopediche, modifiche elastiche nel tessuto corneale generano patologie oculari. Oggi, grazie a questa tecnica saremo in grado di individuare precocemente i segnali meccanici cellulari che indicano l'insorgere di possibili disturbi".
"La tecnica- spiega ancora la nota- utilizza una modalita' di indagine della materia propria dell'ottica e della fotonica".
"Lo studio- aggiunge Mauro Dalla Serra (Ibf-Cnr- ha dimostrato la possibilita' di misurare le variazioni dell'elasticita' all'interno della singola cellula dovute alla presenza delle diverse strutture sub-cellulari. I risultati piu' promettenti dal punto di vista applicativo sono stati ottenuti confrontando cellule in condizioni fisiologiche o patologiche. Ci si e' accorti che cellule tumorali sono significativamente piu' soffici rispetto a quelle sane, mostrando una riduzione complessiva dei moduli elastici (15%) e della viscosita' (50%). Queste proprieta' possono spiegare il potenziale invasivo osservato nelle cellule tumorali: la loro aumentata capacita' di deformazione ne aiuta la diffusione attraverso la matrice extracellulare favorendo lo sviluppo di metastasi. Le proprieta' meccaniche delle cellule, pertanto, potranno costituire grazie a questa tecnica un nuovo e prezioso bio-marker per numerose patologie, e- conclude il Cnr- un potenziale strumento di diagnosi anche per le patologie tumorali".
(Wel/ Dire)