Roma, 7 dic. - "La sentenza di radiazione dell'assessore Venturi e' un atto inaccettabile e pericoloso, che confonde piani che devono restare distinti, e mette in discussione il rapporto di leale collaborazione tra istituzioni. Se dovessimo trarne le conseguenze, dovremmo concludere che i medici non possono diventare assessori, ne' direttori generali o sanitari, semplicemente perche' non possono assumere le decisioni riguardanti il loro ufficio al riparo da condizionamenti e con la liberta' richiesta a chi esercita una responsabilita' pubblica". Cosi' in una nota Francesco Ripa di Meana, presidente della Fiaso, la Federazione Italiana delle aziende Sanitarie ed Ospedaliere, sul provvedimento assunto dall'Ordine dei Medici di Bologna.
"I nostri timori sui rischi per i ruoli di direzione all'interno di una Azienda sanitaria- ha proseguito Ripa di Meana- sono nati da precedenti riguardanti atti disciplinari dello stesso Ordine di Bologna che hanno colpito, per le stesse ragioni oggetto della vicenda Venturi, un Direttore sanitario, un Direttore di Dipartimento e vari professionisti ed operatori di una Azienda sanitaria.
"Fiaso- ha concluso Ripa di Meana- vigilera' sulla evoluzione di questa vicenda e si riserva di valutare la possibilita' di intervenire in sede legale a tutela della autonomia delle scelte dei medici che esercitano responsabilita' decisionali per il governo del Servizio sanitario. Chiede, inoltre, alla Federazione Nazionale degli Ordini dei medici, di intervenire per assicurare l'autonomia del management iscritto all'Ordine dei medici nell'esercizio delle proprie funzioni e per ripristinare la serenita' necessaria. All'assessore Venturi tutta la nostra solidarieta', e l'augurio di veder riconosciuta al piu' presto la illegittimita' del provvedimento che lo ha colpito, nell'interesse del sistema, oltre che suo personale".
(Wel/Dire)