Roma, 4 dic. - Il Parlamento approvi al piu' preso il Sunshine Act, all'unanimita' e senza modifiche al ribasso per dare un segnale importantissimo ai pazienti sulla trasparenza e sicurezza dei farmaci che assumono e dei dispositivi medici impiantati.
Questo, in sintesi, l'appello al Parlamento lanciato dalla ministra della Salute, Giulia Grillo, con un post sulla sua pagine Facebook.
Di seguito il messaggio pubblicato dalla ministra Grillo: "Sunshine act sia legge al piu' presto! Maggiore #trasparenza per dire basta a chi specula sulle protesi dei pazienti.
Lancio un appello a tutto il Parlamento affinche' si trovi un pieno accordo sulla proposta di legge di Massimo Enrico Baroni sulla trasparenza totale dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie, ora all'esame delle commissioni.
Approvarla rapidamente e all'unanimita' senza modifiche al ribasso sarebbe un segnale importantissimo. Le inchieste degli ultimi giorni sulle protesi e i dispositivi medici pubblicate da L'Espresso, Report e a livello internazionale dal gruppo di giornalisti The International Consortium of Investigative Journalists, fanno luce su un fenomeno gravissimo che dobbiamo estirpare: l'opacita' dei finanziamenti a vario titolo che, pur legittimi, l'industria sanitaria eroga ai medici e decisori sanitari. È inaccettabile che si continui a rendere promiscuo il diritto alla privacy del marketing sanitario col diritto alla salute, che, al contrario, e' un bene collettivo preminente, compromettendo, come conseguenza, il diritto alla cura dei malati. Per questo il MoVimento 5 Stelle ha promosso a prima firma del portavoce Baroni una proposta di legge che prende spunto dai modelli americano "Sunshine Act" e francese "Transparence Sante'" che sono all'avanguardia sulla trasparenza in sanita'. L'industria dovra' cosi' dichiarare, pena sanzioni pecuniarie e reputazionali molto pesanti, che relazioni d'interesse ha con gli operatori della salute. I pazienti avranno cosi' certezza che le medicine che assumono e i dispositivi medici impiantati nel proprio corpo siano esenti da conflitti d'interessi e che siano scelti in base a criteri scientifici indipendenti e non perche' spinti da finanziamenti opachi. Per la salute dei cittadini, la politica faccia la sua parte e decida in fretta".
(Wel/ Dire)