(DIRE) Roma, 30 apr. - "La festa dei lavoratori, che si celebra domani in tutto il mondo, cade in un periodo di assoluta incertezza politica, di tagli reiterati e di profonda crisi del Ssn, in cui proprio il lavoro e i diritti correlati sono il bersaglio principale di quanti mirano alla sua implosione". Cosi' il segretario nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise, che prosegue: "Quest'anno la ricorrenza coincide con una trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro di migliaia di medici e dirigenti sanitari che non decolla, dopo 8 anni di blocco e troppi mesi di stallo dovuti all'assurda pretesa di volere attribuire un incremento economico piu' basso di quello riconosciuto ad altri settori del pubblico impiego e della sanita'".
E le conseguenze di questo "vuoto di regole" e di riconoscimenti sono davanti agli occhi di tutti: "Registriamo ogni giorno numerose denunce da parte dei colleghi delle insostenibili condizioni di lavoro- prosegue Troise- il cui inarrestabile peggioramento alimenta la fuga dei medici dagli ospedali ed inquina la relazione di cura con il paziente fino a determinare episodi crescenti di aggressivita' verbale e fisica, quali quelli che si registrano ogni giorno in tutte le aree del Paese. Il disagio professionale non puo' trovare soluzione in assenza di uno strumento contrattuale che consenta di recuperare ruolo e dignita' del lavoro che svolgiamo a garanzia di un diritto costituzionale".
La sostenibilita' del sistema sanitario pubblico e' quindi "sotto scacco- sottolinea il segretario nazionale Anaao Assomed- anche per il diffuso burnout del personale, la carenza di specialisti, le allettanti sirene del settore privato, l'invecchiamento progressivo della popolazione professionale, il proliferare di fondi sostitutivi sostenuti dalla fiscalita' generale".
Senza contare "le migliaia di medici e dirigenti sanitari, giovani e meno giovani, che ancora vivono la quotidiana precarieta' del proprio lavoro- aggiunge Troise- senza garanzie, senza tutele, senza certezze per il futuro. Con loro, migliaia di colleghe donne che in troppi casi alla precarieta' sommano pregiudizi e penalizzazioni intollerabili. Il lavoro in sanita' deve diventare, nella considerazione della politica, un valore da sostenere e difendere- conclude- l'unico in grado di mantenere e migliorare le condizioni di salute dei cittadini italiani".
(Wel/ Dire)